Superano i secondi livelli di guardia Ombrone Pistoiese, Brana, Stella, Bisenzio; quasi tutte le opere idrauliche sui bacini in destra del Fiume Arno sono entrate correttamente in funzione evitando allagamenti dovuti al reticolo idrografico di gestione

Precipitazioni molto intense con cumulate di oltre 60 mm di pioggia caduta in poche ore nel peino della notte, del tutto simili all’ultimo evento meteo del 15 dicembre scorso e anche questa volta il reticolo di gestione e le sue opere e sistemazioni idrauliche sembrano aver retto bene il colpo.

A nord del comprensorio del Medio Valdarno, gli affluenti del versante destro del Fiume Arno sono cresciuti rapidamente in altezza superando spesso il secondo livello di guardia (almeno sull’ Ombrone Pistoiese, Brana, Stella, Bisenzio) e così sono entrate in funzione quasi tutte le tante opere di difesa idraulica disseminate sul territorio fra Pistoia e Prato: cassa Lavacchione, cassa e impianto idrovoro Senice-Quadrelli con tutte e tre le pompe in azione e sistema di espansione dell’Ombrone a Castelletti; un’opera, quest’ultima che dalla sua recente realizzazione a cura del Consorzio di Bonifica ha già evitato più e più volte l’allagarsi della strada di collegamento tra Signa e Poggio a Caiano.

Collaudo in corso d’opera anche per la cassa La Gora sul T. Marina a Calenzano, dove l’acqua ha esondato nell’area di laminazione senza che sia siano registrati danni al cantiere per i lavori in corso per un investimento da 1,5 milioni di euro ad incremento della sicurezza idraulica del Torrente Marina e dell’intera Piana Fiorentina sottostante.

Fin dalle prime luci dell’alba, per tutt’oggi e nei giorni successivi tecnici ed operatori del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno saranno impegnati nei consueti controlli agli impianti e alle opere e ispezioni sui più delicati nodi idraulici del reticolo idrografico in gestione; spesso infatti il passaggio delle piene, anche se non determina criticità sul momento lascia dietro di sè vari danni alle strutture arginali più sollecitate ma soprattutto vari accumuli di residui vegetali flottanti da rimuovere all’imboccatura di griglie, tombini e paratoie – tipico lavoro di manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua che il Consorzio di Bonifica sa bene dove e come fare con le proprie maestranze.