Sul grande muro di sponda del T. Pesa a Montelupo è presente una delle colonie più stabili della Toscana di Topino o Rondine Riparia (Riparia riparia) ma servono lavori per preparare i nidi ad essere presto di nuovo occupati

La popolazione di Topino o Rondine riparia (Riparia riparia) ha subito una forte diminuzione a livello regionale così come anche sull’intero territorio nazionale, per cause non ancora del tutto chiare e in corso di indagine ma che possono rischiare di mettere a repentaglio la sopravvivenza della specie stessa.

Il Torrente Pesa accoglie per fortuna una delle colonie più stabili di Riparia riparia della Toscana, nel suo tratto finale che attraversa il centro di Montelupo Fiorentino, lungo il grande muro di cemento armato in sponda sinistra sotto Piazza VIII Marzo.

Una scoperta ormai risalente a molti anni fa e valorizzata grazie ad un vero e proprio “progetto rondini” con relativa campagna di sperimentazioni e di cartellonistica realizzata dal Consorzio di Bonifica con il patrocinio del Comune.

Tra i vari problemi più generali che minacciano la sopravvivenza del Topino, alla colonia di Montelupo la LIPU ne ha riscontrato un altro, piccolo ma significativo, quello dell’edera che scendendo dall’alto lungo il muro di sponda va a ricoprire i fori di accesso ai nidi – che sono poi i classici fori di drenaggio dell’opera muraria – e che in passato era stato cercato di aggirare in vario modo, con nidi artificiali sporgenti e tagli mirati.

Una situazione che si è resa ancora più difficile da un paio d’anni tanto che le rondini trovano davvero difficile l’accesso all’entrata e che pertanto necessita di un urgente intervento di potatura mirata: non si tratta, ovviamente, di eliminare tutta l’edera che cade, che anzi rende meno banale la parete in cemento armato, ma di sfoltirla tagliandola solamente in corrispondenza dei nidi.

Un intervento di cui, a seguito della segnalazione della LIPU e della condivisione da parte dell’Amministrazione Comunale, si è preso carico il Consorzio di Bonifica Medio Valdarno andando ad operare con le proprie attrezzature ed operatori nel giro di pochissimi giorni per fare in modo che le Rondini riparie, che solitamente tornano sulla Pesa nel mese di marzo, ritrovino gli accessi ai loro nidi liberi da impedimenti e pronti ad accoglierle e di nuovo “far Primavera”!

“Sono queste le lavorazioni puntuali, attente e precise che il Consorzio riesce a mettere velocemente in campo a seguito delle richieste di collaborazione costruttiva che ci arrivano da tanti interlocutori sul territorio – commenta il Presidente del Consorzio di Bonifica Marco Bottino – alle volte ormai si preferisce affidare le proprie considerazioni, crititche e sfoghi ai social senza rivolgersi invece a chi di dovere; qui sulla Pesa, grazie al lavoro del Contratto di Fiume, si riesce sempre di più a dialogare anche tra interlocutori diversi e a lavorare per il bene comune del corso d’acqua”.