In gergo tecnico si chiamano ‘flash floods’, ovvero ‘alluvioni lampo’: temporali forti, improvvisi e di breve durata che sono ormai sempre più frequenti con conseguenti rischi di allagamenti derivanti dal sistema di scolo urbano e dal reticolo idrografico minore
Sono stati quasi uno al giorno, sul Medio Valdarno, i fenomeni temporaleschi che si sono formati e abbattuti in diverse aree, in forma estremamente localizzata con conseguenze critiche sul regolare deflusso delle acque superficiali – di competenza urbana – e del reticolo idrografico minore – di competenza consortile: a Montelupo Fiorentino, a Poggibonsi e poi ancora a Sesto Fiorentino.
Innanzitutto è bene fare chiarezza sulle cosiddette ‘alluvioni urbane’, ovvero gli eventi alluvionali di centri urbani in cui l’acqua, oltre a ruscellare in superficie, fuoriesce dalle reti di drenaggio artificiali o dai fossi urbani minori spesso tombati, sono riconosciute tra gli eventi calamitosi di origine meteorologica a cui è associato il più alto rischio di danneggiamento di beni, attività ed infrastrutture e, spesso, di perdita di vite umane.
In quest’ambito le alluvioni si distinguono a lorto volta fra ‘fluviali’ e ‘pluviali’, con le prime che avvengono in prossimità e a causa della esondazione di un corso d’acqua mentre le seconde possono avvenire in qualsiasi zona di una città dove vi sia una rete di drenaggio urbano specie con eventi di pioggia intensi (>30 mm/h) e di breve durata (<3h) che sovraccaricano il sistema delle infrastrutture di scolo (stradale, foglnario, etc.).
Un approfondimento ulteriore sul tema è stato fornito dalla lezione della Prof.sa Enrica Caporali nel corso dell’evento Piovono Idee.. sul Medio Valdarno! disponibile qui PIOVONO IDEE – “Il rischio alluvione nelle città” – Lezione della Prof.sa Enrica Caporali (UNIFI)
Per fortuna i nubifragi degli ultimi giorni che si sono abbattuti sul Medio Valdarno non hanno provocato garndi danni, bensì solo criticità localizzate risolte in larga parte, in breve termine grazie all’intervento del sistema di Protezione Civile, Vigili del Fuoco e con interventi in urgenza a cura anche del Consorzio di Bonifica, come ad esempio domenica a Poggibonsi, sul T. Carfini: “Questa mattina abbiamo effettuato sopralluoghi ulteriori con i tecnici del Consorzio di bonifica (che ringrazio anche per i lavori di ieri) – ha scritto su Facebook il Sindaco di Poggibonsi David Bussagli – Prima possibile avvieremo le lavorazioni urgenti e partiremo con le progettazioni per interventi che si renderanno necessari. Ringrazio il Consorzio anche per le opere che in questi anni sono state realizzate sui nostri corsi d’acqua e che sono risultate particolarmente preziose, primo fra tutto quanto fatto a protezione dei ponti nel tratto urbano”.
“Grazie alle foto di questi giorni riesco ad evidenziare in poche immagini non solo l’effetto dei cambiamenti climatici ma anche quali rischi corrono le nostre comunità quando parliamo di ‘bombe d’acqua’ e le difficolta di chi, come noi, lotta tutti i giorni per gestire un reticolo idraulico sempre piu’ spesso investito da eventi imprevisti e imprevedibili e quasi impossibili da gestire – è la riflessione del Presidente del Consorzio di Bonifica Medio Valdarno, Marco Bottino – Dopo Montelupo, Poggibonsi e poi Sesto Fiorentino. In molti mi hanno chiamato per manifestare il loro stupore per questi eventi. Cosa fare? Lavorare per mantenere e prevenire è senz’altro una chiave per mitigare il rischio e limitare i danni.
Ma non sempre è sufficiente. Meditiamo e prendiamo coscienza del nemico che abbiamo di fronte, subdolo e violento”.