Il nubifragio che in Italia ha creato grossi danni, porta disagi in Versilia sui quali il Consorzio bonifica interviene


Viareggio – Dopo il violento nubifragio che ha colpito la Versilia l’imperativo adesso per gli uomini del Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord è smaltire il più possibile l’acqua che è piovuta, approfittando dalla tregua che il meteo sta concedendo. Da nord a sud tutti gli impianti idrovori del Consorzio sono accesi per drenare dai territori l’acqua e pomparla nei fiumi per farla defluire in mare, con un occhio fisso sulle nuove perturbazioni che minacciano la Toscana. La mareggiata è tutt’ora in corso e i fiumi senza le idrovore non riuscirebbero a contrastare il mare. Così Versilia, Fiumetto, Motrone, Burlamacca, fiumi che hanno accesso al mare, ricevono acqua dagli impianti idrovori Colatore destro, Fossetto, Ranocchiaio, Fiumetto, Tonfano, Teso, Quadrellara, Mandriato, Destra e Sinistra Sassaia e Poggio alle viti. Stazioni di pompaggio al servizio di vaste aree pianeggianti versiliesi, che abbracciano i Comuni di Forte dei Marmi, Seravezza, Pietrasanta, Camaiore e Viareggio. L’imperativo in queste zone è pompare acqua, asciugare i territori saturi per recuperare invasi in vista di nuove piogge.

Diversa e delicatissima resta invece la situazione del Lago di Massaciuccoli e delle zone che su di esso si affacciano: Bozzano, Quiesa, le aree industriali di Montramito e Vecchiano, tutta la bonifica storica vecchianese e la parte torrelaghese di Viareggio.

Gli occhi e il cuore del Consorzio sono puntati ancora una volta sull’impianto idrovoro della Bufalina, acceso di nuovo per domare i livelli del Lago, balzato da 9 a 20 centimetri in poche ore.

La situazione è delicata perchè con il mare che non riceve dal ramo della Burlamacca lato lago, la Bufalina resta l’unico scolmatore attivo del Massaciuccoli. L’unica via da dove far defluire l’acqua di tutto l’invaso dei tre Comuni del lago, nel mare. E gli impianti, lanciati a piena forza, fanno un lavoro incredibile, scolmando 10.000 litri al secondo che tradotto, significa che nelle ultime 48 ore hanno già abbassato di 8 centimetri il livello dell’ acqua, che nonostante tutto si attesta stabilmente a 40 centimetri.

Questo il quadro complessivo di una situazione che vede ancora il Consorzio Bonifica al lavoro su tutti i corsi d’acqua nonostante il meteo sia più clemente. Dopo la piena sono in corso interventi per rimuovere piante cadute nei canali collinari, in pianura vengono posizionati sacchi di sabbia per rialzare gli argini nei punti critici, cinque pompe mobili azionate da trattori stanno lavorando insieme agli impianti idrovori per potenziare il pompaggio a Fugata (Migliarino), sul fosso della Chiusa (Capezzano) e sulla Sassaia (Massarosa). E poi il presidio umano agli impianti idrovori per togliere dalle griglie il materiale trasportato dalla piena e per intervenire in tutte le situazioni, grandi e piccole, causate dal maltempo per evitare complicazioni e blocchi al deflusso dell’acqua.