Bonifica: in Toscana si cambia!

Il 2012 è stato l’anno della svolta per la bonifica toscana.

La Regione, con una legge ad hoc, ha infatti modificato profondamente, razionalizzato e modernizzato l’intero sistema a cui è affidata la gestione del reticolo idrografico.

Via la frammentazione di competenze e spazio alla suddivisione del territorio in base ai bacini idrografici: dai 13 soggetti che in precedenza si occupavano di bonifica, sono nati i 6 Consorzi attuali.

Con la  legge regionale n. 79/2012, modificata  dalla L.R. 70/2018, questi enti hanno acquisito ampie competenze in materia di difesa del suolo e hanno dimostrato un ottimo grado di specializzazione e di competenza.

Oggi sono enti efficienti ed estremamente qualificati, capaci di gestire complessivamente oltre 38 mila km di reticolo idrografico su territori ampi e articolati su più province e comuni.

Legge Regionale 79/2012: il nuovo volto della Bonifica

La legge regionale n. 79/2012  “rivoluziona” la bonifica in Toscana e introduce alcuni principi di grande novità:

  • L’attività di bonifica comprende tutte le azioni relative alla messa in sicurezza idrogeologica del territorio e alla gestione e manutenzione dei corsi d’acqua e delle relative opere;
  • Il territorio regionale viene suddiviso in 6 comprensori di bonifica che non tengono conto dei confini amministrativi ma costituiscono “unità idrografiche ed idrauliche omogenee ai fini della difesa del suolo e della gestione delle acque anche con riferimento all’irrigazione” (L.R. 79/2012, art. 5);
  • A ogni Consorzio viene affidato un comprensorio di bonifica e con esso le competenze in materia, superando le vecchie frammentazioni organizzative e territoriali;
  • La Regione assegna ad ogni Consorzio la gestione di un reticolo idrografico individuato su base cartografica indipendentemente dalle classifiche di cui ai R.D. 523/1904 e 368/1904;
  • Il contributo di bonifica viene applicato in maniera omogenea a tutto il territorio regionale sulla base dei nuovi piani di classifica, approvati dalla Giunta Regionale;
  • I Consorzi sono tenuti ad omogeneizzare comportamenti, strumenti e servizi, con l’obiettivo di garantire maggiore uniformità  organizzative, tecniche e di difesa del territorio.

La norma amplia il concetto stesso di bonifica che viene definito come  “il complesso degli interventi finalizzati ad assicurare lo scolo delle acque, la salubrità e la difesa idraulica del territorio, la regimazione dei corsi d’acqua naturali, la provvista e la razionale utilizzazione delle risorse idriche a prevalenti usi agricoli in connessione con i piani di utilizzazione idropotabile ed industriale, nonché ad adeguare, completare e mantenere le opere di bonifica e di irrigazione già realizzate”.

Ai Consorzi è attribuito  un ruolo  strategico di difesa dal rischio idraulico e di salvaguardia del territorio e del suo patrimonio immobiliare, economico, ambientale, paesaggistico e di biodiversità.

CONSULTA IL TESTO

Il testo della L.R. 79/2012  è stato successivamente modificato dalla L.R. 70/2018

Legge Regionale 80/2015: chi fa cosa

La L.R. 80/2015, con le successive modifiche, stabilisce questioni importanti ai fini della salvaguardia dell’ambiente, della tutela del buon regime delle acque e delle risorse idriche,  della sicurezza delle popolazioni e della riduzione del rischio per la vita delle persone e la salute umana.

Il suo obiettivo è disciplinare le azioni di pianificazione, programmazione, progettazione e realizzazione degli interventi per la prevenzione, il controllo e la manutenzione in materia difesa del suolo, della costa e degli abitati costieri, in materia di tutela e gestione delle risorse idriche.

La norma chiarisce inoltre  ruoli, competenze e strumenti.

CONSULTA IL TESTO

Legge Regionale 70/2018: migliora e semplifica il sistema della Bonifica

Il 4 dicembre 2018 la trasformazione e il miglioramento del sistema toscano della bonifica fanno un altro passo avanti.

Dopo cinque anni di sperimentazione della norma, il consiglio regionale adotta la L.R. 70/2018, frutto di una approfondita rielaborazione del testo della L.R. 79/2012.

L’operazione è curata da un apposito  gruppo di lavoro composto da esperti della Giunta e del Consiglio regionale, istituito nell’ambito della IV commissione consiliare,

Il testo della L.R. 70/2018 recepisce gran parte degli emendamenti proposti da ANBI toscana,  che contribuiscono a chiarire e a migliorare l’operatività del sistema.

Il risultato?

La disciplina che norma il sistema della bonifica  diventa più  snella, attenta al consorziato  e alla sua corretta informazione, orientata a favorire l’efficienza,   ad  incentivare la partecipazione dei proprietari degli immobili al voto e quindi alla scelta degli amministratori a cui affidare la guida dei Consorzi di Bonifica.

CONSULTA IL TESTO

Modifica Legge Regionale 79/2012: si conclude la riforma della Bonifica toscana

La L.R. 70/2018 introduce importanti e significative modifiche alla L.R. 79/2012, che a sua volta è stata una legge “rivoluzionaria” per il settore.

Gli emendamenti apportati di recente sono stati integrati nel testo originario della norma, che oggi disciplina la vita dei Consorzi di Bonifica toscani.

CONSULTA IL TESTO COORDINATO

Delibera Giunta Regionale Toscana 1315/2019: la cura dei corsi d’acqua è sempre più green

Se la L.R. 79/2012 stabilisce ruolo e compiti dei Consorzi di Bonifica, con la D.G.R.T. 1315/2019 la Regione Toscana impartisce indicazioni precise sulle modalità e sui tempi con cui è necessario realizzare le operazioni necessarie per conservare in buono stato il reticolo di gestione e le sue opere.

E’ una svolta green, poiché si specifica che le manutenzioni ordinarie sui corsi d’acqua devono essere realizzate ponendo la massima attenzione all’ambiente e all’ecosistema fluviale, alla conservazione dei processi di dinamica dei sedimenti, alla funzione di corridoio ecologico del corso d’acqua, alla conservazione e valorizzazione del patrimonio naturalistico.

CONSULTA IL TESTO