Serena Stefani (CB2): “Servono risposte urgenti e un nuovo approccio alla gestione della risorsa. Indispensabile attuare il piano messo a punto da ANBI nazionale per contrastare la siccità e aumentare la sicurezza”

Le intense e abbondanti piogge che nei giorni scorsi hanno investito il comprensorio del Consorzio 2 Alto Valdarno sono solo un ricordo: in tutto l’Alto Valdarno le portate dei corsi d’acqua sono tornate sotto le medie stagionali.

Le precipitazioni, intense e  concentrate in un breve periodo, infatti, hanno gonfiato improvvisamente i corsi d’acqua e destato grande preoccupazione, senza riuscire a invertire in modo significativo il trend negativo messo a segno nel mese di dicembre.

Secondo i dati forniti dal Centro Funzionale Regionale Toscano, infatti,  le piogge cadute nel comprensorio il mese scorso non hanno superato mediamente i 35 mm, con un deficit pluviometrico di circa 100 mmrispetto ai valori medi del periodo compreso tra gli anni 1999-2019, quando si sono registrate anche punte massime superiori ai  300 mm.

“Novembre è stato caratterizzato da una marcata siccità nel nostro comprensorio, in analogia con la situazione che ci è registrata in tutta la regione”, commenta la Presidente del Consorzio 2 Alto Valdarno, Serena Stefani che, richiamando l’allarme lanciato a livello nazionale dal Presidente di ANBI  Francesco Vincenzi, evidenzia: “Le conseguenze dell’estremizzazione dei fenomeni atmosferici   sono accentuate dal terreno arido che favorisce il fenomeno del ruscellamento e dall’inarrestabile   consumo di suolo che accelera i tempi di corrivazione delle acque”.

E aggiunge: “Abbiamo necessità di trattenere più risorsa, per trasformare in beneficio un elemento di vita che, troppo spesso, l’imprevidenza umana trasforma in minaccia. Le parole del Direttore Generale di ANBI Massimo Gargano, intervenuto ieri alla giornata di studio organizzata dall’Accademia dei Georgofili, rappresentano in modo efficace questo bisogno. Oggi infatti solo l’11 per cento di questa viene utilizzata nei momenti di scarsità idrica. E’ chiara quindi l’urgenza di cambiare passo e approccio. Ed è questo l’obiettivo che si pone il Piano per l’Efficientamento della Rete Idraulica, elaborato dall’Associazione Nazionale dei Consorzi di Bonifica: una strategia che può contare su  oltre 700 progetti diffusi in grado di combattere la siccità e aumentare la sicurezza idraulica dei territori. Di questi, una quindicina ricadono nel nostro comprensorio: sono interventi importanti  con  cui il Consorzio intende dare risposte definitive a criticità storiche”