Prima ciclopasseggiata per disegnare lo sviluppo della vallata

Economia, benessere, tranquillità, turismo, sport…..La parola Arno suscita mille emozioni, tutte rigorosamente positive. Il simpatico gioco di associazione di idee, in cui sono stati coinvolti  amministratori pubblici e cittadini, ha fotografato un fiume che non è più letto come pericolo o minaccia, ma  come risorsa e opportunità, un elemento prezioso su cui costruire il futuro del Casentino.

E’ terminata così la bella passeggiata in bicicletta, primo step del percorso partecipativo che accompagna la definizione del piano strutturale intercomunale della vallata, promosso dall’Unione dei Comuni Montani del Casentino, in collaborazione con il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno e  l’ordine degli architetti della provincia di Arezzo.

Pedalando per una intera mattinata  lungo la ciclopista dell’Arno, da Pratovecchio-Stia a Strada in Casentino, i partecipanti hanno potuto osservare da vicino e in modo dinamico ambienti, situazioni, criticità, valori,  su cui sono state formulate  osservazioni, idee e proposte: un patrimonio di intuizioni e stimoli che contribuirà a modellare la vallata del futuro.

“E’ stata la prima tappa in presenza del percorso partecipativo per la definizione del futuro piano strutturale – commenta Andrea Rossi, coordinatore dell’Ecomuseo del Casentino – che si muove in parallelo al lavoro dei progettisti incaricati della sua stesura.  Il percorso, che porta il nome di Casentino 2040, punta, attraverso incontri tematici, ad affrontare aspetti specifici. La partenza? Dal   fondovalle dove insistono e coesistono più funzioni. Proviamo insieme ad immaginare come vorremmo che diventasse…”

E in questo disegno il fiume con i suoi affluenti ha assoluta centralità.

A dirlo il sindaco di Pratovecchio Stia Niccolò Caleri che alla partenza del ciclo tour ha commentato:
“L’Arno è una risorsa fondamentale per i casentinesi, una risorsa che è necessario e strategico gestire tutti insieme. L’occasione è offerta dal piano strutturale sovracomunale che, con il relativo percorso partecipativo,  diventa preziosa per lavorare sul rapporto uomo-fiume. E’ evidente che in futuro l’elemento acqua  acquisirà una posizione sempre più centrale, quindi più idee maturano, meglio sarà. Ma soprattutto diventa importante strutturare le soluzioni tutti insieme e portarle avanti in modo coerente”.

“E’ la prima uscita fisica del percorso partecipativo Casentino 2040,  organizzata con un mezzo di trasporto, la bicicletta, che consente una visione del territorio non statica ma dinamica. L’obiettivo è  avviare un dibattito su temi centrali come il fiume, le aree industriali, la ciclopista. Seguiranno altri incontri sui temi della montagna, dei piccoli borghi, delle aree archeologiche. L’idea è di far toccare con mano il territorio per valutare in modo diretto  e ravvicinato le sue caratteristiche su cui formulare proposte”, commenta Eleonora Ducci, sindaca di Talla e presidente dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino. E aggiunge: “L’uscita è stata volutamente realizzata in collaborazione con il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno che si occupa della manutenzione dei nostri corsi d’acqua ed è, a sua volta, promotore del Contratto di Fiume Casentino H2O, altro percorso partecipativo attualmente in itinere. Il contratto di fiume si collega in modo stretto al piano strutturale intercomunale”.

“La passeggiata in bicicletta ha dato centralità alla ciclopista che rappresenta un determinante trait d’union tra tutti i territori della vallata – ha spiegato Antonio Fani, sindaco di Castel San Niccolò – E’ elemento cardine del   Casentino del futuro e consente un nuovo modo di fare turismo, di  vivere l’ambiente, di apprezzare la natura. Questa infrastruttura, che nel nostro territorio deve essere completata con l’aggiunta di alcune passerelle, rappresenta un forte richiamo per chi ama la mobilità lenta e una grande occasione per lo sviluppo della vallata”.

Tra pedalate e soste progettanti la presidente del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno Serena Stefani ha illustrato, insieme all’ingegner Enrico Righeschi del settore Difesa del Suolo, le modalità e i tempi con cui l’ente si occupa della manutenzione ordinaria dell’Arno e dei suoi affluenti e gli obiettivi che si propone di perseguire attraverso il Contratto di Fiume Casentino H2O che, con Casentino 2040, ha molti punti di contatto.

“Obiettivo comune dei due percorsi partecipativi – dice Serena Stefani – è riportare le comunità lungo l’Arno e i suoi affluenti. Il compito dell’ente che rappresento è lavorare sul fronte della prevenzione del rischio idraulico, tenendo in efficienza i corsi d’acqua. Ma, in qualità di capofila del contratto di fiume, è necessario che si interroghi  su una serie di aspetti che devono essere affrontati in modo condiviso: dalla gestione del rischio idraulico alla cura “gentile” del reticolo, dalla conservazione della biodiversità alla fruibilità sostenibile e consapevole dell’ambiente fluviale, allo sviluppo territoriale legato alla presenza della risorsa acqua”.

Immaginare il futuro pedalando tutti insieme insomma non sarà più facile, ma sarà di sicuro più utile, bello ed efficace!

Le biciclette sono state messe a disposizione da Casentino e-bike.

Nel corso dell’iniziativa la società Sociolab, che collabora alla realizzazione del percorso partecipativo 2040, ha distribuito ai partecipanti un questionario dedicato all’Arno e al fondovalle. Il questionario – per chi vuole fornire suggerimenti e indicazioni – è disponibile anche al link https://forms.gle/ZgnVABc4VDSmqEyx9