La trasmissione Forme d’Acqua racconta gli strumenti partecipativi promossi dal Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno
Si è cimentata (con successo!) anche con la canna da pesca, Serena Stefani, Presidente del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno. Lo ha fatto insieme a Eleonora Ducci, Presidente dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino.
Al loro debutto, sono riuscite a centrare due obiettivi: catturare alcuni splendidi esemplari di trota iridea subito restituiti alle acque e dare visibilità al territorio, accendendo i riflettori sui contratti di fiume, strumenti partecipativi importanti per tutelare, valorizzare e promuovere l’ambiente fluviale e ciò che lo circonda.
La performance è stata ripresa dalle telecamere di Forme d’Acqua, trasmissione di Italian Fishing Tv, visibile sul canale 811 Sky e su Samsung TV Plus.
“E’ stata una piacevole esperienza – spiega Serena Stefani –. Ci ha permesso di parlare dei contratti di fiume che il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno sta promuovendo nel suo comprensorio. Ben quattro, oltre a Civis Chiana, sul Canale Maestro della Chiana, già sottoscritto nel dicembre 2017. Di questi uno, Tevere in Toscana, interessa il tratto di fiume che attraversa la nostra regione; gli altri tre coinvolgono l’asta dell’Arno, partendo dalla sorgente con Casentino H2O; proseguendo con Abbraccio d’Arno, sul tratto intermedio e terminando con Acque d’Arno, nel tratto valdarnese del fiume. Il nostro Consorzio è convinto dell’efficacia di questi strumenti, che riescono a coinvolgere e a far dialogare soggetti pubblici e privati, interessati direttamente o indirettamente alla gestione dei corsi d’acqua. La manutenzione ordinaria programmata ed eseguita dal nostro ente sul reticolo migliora la sicurezza idraulica e, con essa, spesso, la fruibilità dei fiumi che diventano così elementi di attrazione turistica e volano dello sviluppo territoriale”.
“Anche l’Unione dei Comuni Montani del Casentino, insieme ai dieci comuni della vallata, ha aderito al contratto di fiume Casentino H2O, con proposte concrete per migliorare la godibilità del fiume per attività di walking, cicloturismo, pesca, sport acquatici, balneabilità, relax e benessere. Un esempio ben riuscito è rappresentato dalla zona di pesca a regolamento specifico Capodarno, realizzata a Pratovecchio Stia: nonostante le regole restrittive per il contenimento del Covid 19, registra ogni mese numerose presenze e ha un eccezionale potere di attrazione. Aree di pesca come queste rappresentano un elemento di marketing territoriale strategico, soprattutto per le aree interne”, conferma Eleonora Ducci.
La trasmissione è iniziata in Casentino, dove, con l’aiuto di Sauro Seppi e Nicola Venturini dell’Associazione Pescatori Casentinesi, è stata presentata la zrs Capodarno. Tappa successiva, la Valtiberina dove Ruscelli, con Luca Castellani, guida di pesca professionista, e Giuliano Betti, guardia ittica, ha raccontato la storia della zrs Tail Water Tevere, realtà che da 18 anni è meta turistica per pescatori provenienti da ogni parte del mondo.