Marco Bottino, Presidente del Consorzio di Bonifica: “Dalla memoria del passato agli investimenti sulla sicurezza idraulica grazie anche al Piano Nazionale Ripresa e Resilienza”

Oggi 4 novembre, nel 55° anniversario dell’alluvione di Firenze del 1966 il Presidente del Consorzio di Bonifica Medio Valdarno Marco Bottino si unisce alle cerimonie commemorative in ricordo delle vittime e dei danni che l’intera città e il suo inestimabile patrimonio culturale, artigianale ed artistico subirono a causa dell’esondazione delle acque del Fiume Arno.

“Ogni anno l’anniversario dell’Alluvione di Firenze è l’occasione per prendere spunto, dalla memoria del passato, per una riflessione sugli ultimi investimenti e lavori che rendono il Fiume Arno via via sempre più sicuro e più bello – commenta il Presidente del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno Marco Bottino – Dal punto di vista del Consorzio di Bonifica, responsabile della manutenzione insieme alla Regione Toscana e relativi uffici del Genio Civile, registriamo il procedere di tante piccole e grandi manutenzioni che grazie al contributo consortile e ai finanziamenti pubblici sommano ogni anno a circa 6 milioni annui sul tratto mediano del fiume e su tutti gli altri bacini idrografici afferenti la città di Firenze, fondamentali per una corretta gestione delle acque in tempi di eventi meteo sempre più eccezionali ed estremi; investimenti che grazie anche al Piano Nazionale Ripresa e Resilienza potranno presto contare su nuove risorse economiche in grado di sbloccare progettazioni per nuove importanti opere idrauliche come è stato negli anni scorsi per le casse di espansione e parco del Mensola. Il Consorzio di Bonifica, grazie ora anche alla riunificazione del proprio personale nella nuova sede di Viale della Toscana a Firenze, è ancor più pronto che mai a mettere le proprie professionalità e capacità tecnico-amministrative a disposizione della città di Firenze e del virtuoso ‘modello Toscana’ della difesa del suolo”.

“Sono stati fatti importanti passi avanti per la sicurezza del fiume, dalla realizzazione delle casse di espansione ai continui interventi di manutenzione – dichiara l’assessore all’Ambiente del Comune di Firenze Cecilia Del Re – La sfida oggi è doppia: da un lato proseguire sul tema della sicurezza idraulica e ambientale, che significa anche lotta ai cambiamenti climatici e agli effetti impattanti sul territorio; dall’altro, unire il tema della tutela a quello della valorizzazione del fiume e delle sponde e della loro fruibilità: solo così la città potrà davvero riappropriarsi del fiume. Su questo siamo impegnati, insieme al Consorzio di Bonifica e agli altri soggetti istituzionali coinvolti con il contratto di Fiume, per la realizzazione di un nuovo paesaggio urbano su uno dei fiumi più belli al mondo. Un’ulteriore spinta arriverà con i fondi europei, agendo per singoli tratti”.