Tre i progetti a cui il Consorzio sta lavorando per portare l’acqua alle aziende agricole del territorio

L’irrigazione è un fattore strategico per l’economia, l’ambiente e il paesaggio. E’ il messaggio che arriva dalla Valdichiana dove,  il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno ha organizzato una giornata itinerante di approfondimento con la Vice Presidente della Giunta Regionale e Assessora all’Agricoltura Stefania Saccardi e l’Assessora all’Ambiente Monia Monni.

A tredici mesi esatti di distanza, dalla sigla del Patto per l’Acqua, con Regione Toscana e Organizzazioni Professionali Agricole, l’Ente torna a richiamare  la necessità di mettere a disposizione delle imprese agricole del territorio acqua, sufficiente e certa per qualità e quantità.

“I bisogni sono stati censiti e monitorati dal Consorzio di Bonifica   incontrando imprese e organizzazioni agricole. Sono stati valutati con attenzione le  necessità agronomiche delle colture,     la capacità di investimento e la volontà imprenditoriale di sviluppo e crescita dimostrata dalle imprese, il miglioramento ambientale che si può ottenere passando dall’attingimento da corpi idrici sotterranei e superficiali all’utilizzo dell’acqua irrigua proveniente dalla Diga di Montedoglio, il più grande invaso dell’Italia centrale”, ha spiegato la Presidente Serena Stefani, aprendo il workshop “Nuove sfide ambientali: tra difesa del suolo e irrigazione”,che si è tenuto a Sinalunga presso la Tenuta La Fratta.

La visita operativa in Valdichiana si è aperta a Castiglion Fiorentino, territorio dove, nei prossimi mesi, prenderà forma il Distretto Irriguo n. 8, infrastruttura progettata e realizzata dal Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno con i fondi del PSR 2014-2020 per portare l’acqua della diga di Montedoglio alle imprese agricole del territorio. Cornice della prima tappa del “tour”, a cui hanno partecipato i rappresentanti delle organizzazioni agricole, dei consorzi di bonifica della Toscana e i consiglieri regionali eletti nel comprensorio,  l’azienda agricola Menci, un grande vivaio e una delle realtà produttive che hanno chiesto di essere raggiunte dalle reti di distribuzione collettiva della risorsa.

“E’ un distretto di 200 ha, con 4,3 km di tubatura e 17 punti iniziali di consegna – ha spiegato carte alla mano l’ingegner Lorella Marzilli, caposettore irrigazione del Consorzio -, ma strategico per le imprese locali, molte delle quali necessitano della risorsa irrigua tutto l’anno”.

Soddisfatto il sindaco Mario Agnelli che ha commentato:  “E’ la risposta a un’esigenza forte del settore ortoflorovivaistico che non è il solo, in Valdichiana, a dover fare i conti con i cambiamenti climatici.   Dobbiamo   dare atto al Consorzio di Bonifica di averci creduto, di aver redatto un progetto sostenibile che darà risultati importanti a partire dalla primavera. Non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza importante”.

Dopo la sosta a Camucia di Cortona per l’inaugurazione dell’intervento di manutenzione straordinaria sulla Reglia dei Mulini, l’ultima tappa è stata alla Tenuta La Fratta di  Sinalunga, dove il   Direttore Generale Francesco Lisi ha illustrato tutti i progetti del Consorzio di Bonifica per l’irrigazione: in particolare quelli ancora alla ricerca delle risorse necessarie, che puntano a cogliere le opportunità messe a disposizione dal PNNR.

Ambizioso e importante per la vallata è il Distretto Irriguo n. 23. Per ora un progetto sulla carta, atteso dalle imprese agricole che intendono sviluppare attività e produzioni. Interesserà il comune di Foiano della Chiana e, più marginalmente, quello dei comuni di Castiglion Fiorentino, Marciano della Chiana e Lucignano: un’area dove la richiesta di acqua è altissima e a dimostrarlo ci sono i 439 pozzi autorizzati (almeno un quarto ad uso irriguo) e le 59 concessioni di prelievo da acque superficiali. La sua realizzazione è prevista per step. Sono tre gli stralci per dare forma all’infrastruttura che necessita di un investimento di quasi 30 milioni di euro. A intervento ultimato consegnerà l’acqua a un’area irrigabile di 2.300 ha con 42 punti di consegna e 40 km di condotte.

Un altro progetto è pensato per recapitare l’acqua alle aziende presenti nei comuni di Montepulciano, Sinalunga e Torrita di Siena. Qui potrebbe nascere il Distretto irriguo n. 38-39 per utilizzare la vasca che l’Ente Acque Umbre Toscane (EAUT) deve realizzare. Avrà   33 km di reti e 24 punti di consegna su una superficie di 2.900 ha.

Soluzioni strategiche per una vallata che nell’agricoltura ha il suo punto di forza. Lo hanno testimoniato gli imprenditori e i rappresentanti delle organizzazioni professionali agricole, che, intervenendo, hanno manifestato necessità chiare e forti, sostenute dai sindaci (presenti al gran completo a cominciare dal primo cittadino di Sinalunga che ha fatto gli onori di casa) e dai consiglieri regionali eletti nel comprensorio.

“E’ l’intelligenza di un sistema partecipato dal basso – ha commentato Massimo Gargano, Direttore ANBI (l’associazione nazionale dei Consorzi di Bonifica, Irrigazione e Miglioramento Fondiario) – che conosce le criticità del territorio, le affronta, le risolve e, nel momento in cui il mantra del Paese è lo sviluppo sostenibile, la distribuzione collettiva dell’acqua diventa una risposta seria e corretta, utile per valorizzare i territori e le loro economie, per dare occupazione e sviluppo, per rendere questo ambiente e questo paesaggio, di per sé meravigliosi, ancora più vivi e ancora più tutelati rispetto a quelle che sono le sfide poste dai cambiamenti climatici. L’agenda 2030 dell’Onu impone che si produca più cibo perché il mondo e questa nostra Italia hanno bisogno di più cibo. Irrigare è la chiave di volta per avere livelli di cibo  qualitativi e quantitativi migliori”.

Richieste raccolte dalla vice presidente della giunta toscana Stefania Saccardi:  “E’ stato importante ascoltare i bisogni di quest’area che ha voglia di i investire e crescere.  Da qui parte la ricerca di strumenti per provare   a implementare opere e interventi, in modo da dare a questo territorio, che in estate ha sofferto molto a causa della siccità, risposte concrete, perché i cambiamenti climatici sono un fenomeno ordinario con cui occorre fare i conti in modo stabile. La Regione ha necessità di comprendere dove intervenire, quali strumenti può mettere a disposizione, come lavorare insieme agli attori locali, a cominciare dal Consorzio, per migliorare il territorio, l’agricoltura e l’economia del comprensorio”.

Serena Stefani, Presidente Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, in conclusione dei lavori, ha richiamato l’impegno preso il 3 ottobre 2020. “A 13 mesi esatti dalla sigla del patto per l’acqua, sottoscritto ad Arezzo  dal Consorzio di Bonifica con la Regione Toscana e le Organizzazioni Professionali Agricole, torniamo a richiamare la necessità di politiche regionali efficaci e celeri per il sostegno e lo sviluppo dell’irrigazione collettiva nel nostro comprensorio. Programmare una visita in Valdichiana ci è parso il modo migliore per documentare alle assessore all’agricoltura Stefania Saccardi e all’ambiente Monia Monni le reali esigenze delle aziende agricole e il lavoro fatto dal Consorzio in questi mesi. La loro presenza congiunta è per noi fondamentale. Significa contare sul dialogo tra due settori, agricoltura e ambiente, che, davanti alle nuove sfide ambientali, dovranno sempre più dialogare e muoversi in sinergia. Tra loro e con il territorio”.