Dopo i corridoi ecologici, parte una nuova iniziativa per la sicurezza ambientale

I fossi degli Spalti delle Mura di Lucca saranno più curati e valorizzati, grazie alla collaborazione che il Consorzio 1 Toscana Nord stringe con la Fondazione Corpo italiano di soccorso dell’ordine di Malta (CISOM). L’Ente e l’associazione, infatti, hanno siglato un’apposita convenzione, che impegna i volontari nella perlustrazione periodica dei fossi che circondano il Centro storico; inoltre, gli attivisti di CISOM parteciperanno una volta al mese (l’ultimo sabato) all’iniziativa del “sabato dell’ambiente”, e saranno quindi protagonisti della pulizia partecipata da rifiuti e plastiche, che già vede coinvolti tantissimi soggetti lungo i corsi d’acqua del comprensorio.

Nello specifico, il CISOM ha quindi adottato il Canale Fiumicino, che è quello che scorre da porta San Jacopo verso ovest; e il Fosso dello La Casetta, che scorre da Porta San Jacopo verso est, fino alle rispettive confluenze nel Canale Piscilla.

“Con questa nuova collaborazione, puntiamo a far crescere la sicurezza idraulica ed ambientale in un’area, quella degli Spalti delle Mura, su cui già abbiamo investito molto – spiega il presidente del Consorzio, Ismaele Ridolfi – Ricordo ad esempio il progetto dei corridoi ecologici, avviato col Comune di Lucca, con la vegetazione salvaguardato proprio lunghi fossi per proteggere la biodiversità e le specie animali che lì si riproducono e nidificano. Grazie alla convenzione, i volontari di CISOM assicureranno quindi un contributo prezioso e continuo: col loro presidio, segnalandoci in tempo reale qualsiasi problema dovesse verificarsi, e con la pulizia partecipata da rifiuti e plastiche, alla quale ogni mese anche i cittadini potranno partecipare”.

Ad esprimere apprezzamento per il risultato raggiunto, è anche Pier Paolo Sardi, capogruppo ad interim di Lucca della Fondazione CISOM. “Il nostro impegno a sostegno della comunità prosegue – sottolinea – con questa nuova attività, che ci permetterà di spenderci per il nostro territorio e il nostro ambiente”.