Chi vive e opera sul territorio rappresenta un’”antenna” preziosa per individuare elementi e situazioni di rischio
La stretta collaborazione tra amministratori-cittadini-consorzio contribuisce a migliorare la sicurezza idraulica del territorio. Ne è convinto il CB2 che raccoglie ed esamina tutte le segnalazioni provenienti da Comuni e consorziati e utilizza le indicazioni di chi il territorio lo conosce da vicino e lo vive tutti i giorni per arricchire il piano annuale delle attività di bonifica.
Proprio dietro segnalazione, tecnici e operai sono intervenuti di recente sul torrente Rifiglio a Battifolle per allontanare dall’alveo le piante cadute in seguito a un evento meteorologico particolarmente violento.
“Le immagini a supporto della segnalazione non lasciavano spazio a dubbi. Il maltempo aveva sdradicato decine di piante e di ceppaie: il materiale caduto nel corso d’acqua, oltre ad aver danneggiato l’attraversamento che conduce ad un’abitazione privata, rischiava di creare una grave ostruzione al deflusso dell’acqua. Di qui la decisione di intervenire in modo tempestivo”, spiega l’ingegner Enrico Righeschi del settore difesa idrogeologica del Consorzio e referente di area.
Al termine dell’operazione, i ringraziamenti del cittadino: “La presente per ringraziare dell’intervento di ripristino in sicurezza dell’alveo del torrente Rifiglio a Battifolle, dopo la caduta di alberi che avevo segnalato. Metto in evidenza anche la massima professionalità dello svolgimento del lavoro, senza alcun danno allo stato dei luoghi nonostante le difficoltà di accesso”, ha scritto al Consorzio il segnalatore complimentandosi per la velocità e le modalità di operazione del lavoro”.
“Questo rapporto stretto di collaborazione e fiducia è per noi prezioso”, commenta la Presidente del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno Serena Stefani. “E’ per alimentare questa collaborazione che incontriamo ogni anno gli amministratori locali. Fondamentale è far comprendere le modalità e le finalità degli interventi. Spesso infatti ci vengono richieste attività che esulano dalle competenze specifiche del nostro ente: dobbiamo e possiamo (per legge!) intervenire solo se esiste una problematica di carattere idraulico. Non abbiamo invece alcuna competenza sul fronte del miglioramento del decoro urbano, anche se sfalcio e taglio della vegetazione, come esito indiretto, contribuiscono a rendere l’ambiente più gradevole e fruibile”.