Sono state riviste le condizioni applicate alle imprese agricole e forestali alle quali il Consorzio affida gli interventi di manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua

 

Si rinnova il patto tra agricoltura e bonifica. A distanza di sei anni dall’introduzione, su proposta del Consorzio 2 Alto Valdarno, viene aggiornato il documento che regola i rapporti tra l’ente e le imprese alle quali può essere affidata l’esecuzione degli interventi di manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua.

L’iniziativa è maturata per adeguare il Protocollo d’intesa ed il prezzario alla luce anche dei pesanti rincari che hanno colpito energia, carburanti, materie prime, macchinari e attrezzature: aumenti che assottigliano i margini degli imprenditori agricoli, impegnati nell’attività di difesa del suolo. “La collaborazione con il mondo agricolo, prevista dalle normative europee, nazionali e regionali, è per noi strategica. Significa contare su realtà che operano e conoscono bene il territorio, che lo presidiano e lo valorizzano anche con la loro attività principale. Lavorare con le imprese agricole con sede nel comprensorio significa anche sostenere l’economia locale. Vuol dire reinvestire sul territorio le risorse che vengono dal territorio con il contributo di bonifica”, spiega il direttore Generale del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno Francesco Lisi.

“L’esperienza, partita nel 2016 con l’approvazione del primo protocollo di intesa, è stata ampiamente sperimentata con ottimi risultati. Negli anni, attraverso una formazione costante e un aggiornamento continuo, le aziende, che collaborano con il Consorzio, si sono professionalizzate e strutturate per svolgere questa attività complementare, ma strategica per integrare il loro reddito. Per questo il consorzio, dallo scorso anno, ha portato la validità di iscrizione all’albo da annuale a triennale: questo consente alle imprese una migliore programmazione e, dunque, anche maggiore efficienza e qualità delle lavorazioni. Con l’aggiornamento del documento e l’adeguamento del prezzario riconosciuto dall’ente per le diverse lavorazioni, tenendo presenti gli aumenti dei costi che hanno investito tutte le attività, facciamo un ulteriore passo avanti per garantire la sopravvivenza di tante imprese e, con loro, il presidio del nostro territorio”, conclude il direttore.
Soddisfazione è stata espressa dalle organizzazioni professionali agricole e del mondo della cooperazione che, riunite da remoto o in presenza presso la sede del Consorzio, hanno sottoscritto il nuovo patto.