Sono previsti oltre 10 milioni di interventi di manutenzione ordinaria sul reticolo di gestione e lavori straordinari e nuove opere già finanziate per quasi 7 milioni di euro 

Si chiude con un segno decisamente positivo il 2022 per il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno che, sul finire dell’anno, tira le somme e programma il futuro approvando il bilancio di previsione per il 2023.

Gli ultimi dodici mesi sono stati impegnativi e intensi per l’ente, che ha concluso un corposo piano di manutenzioni ordinarie rispettando il cronoprogramma concordato con la Regione; ha realizzato opere e manutenzioni straordinarie importanti per il miglioramento della sicurezza idraulica; ha dato forma a nuovi progetti per la consegna dell’acqua alle imprese agricole e, solo pochi giorni fa, ha tenuto a battesimo un contratto di fiume, Casentino H2O, già eletto dal Presidente della Regione Eugenio Giani modello per la gestione del territorio in Toscana.

A riepilogare i dati essenziali dell’anno ormai agli sgoccioli è Francesco Lisi, direttore Generale dell’ente: “Nel 2022, sul reticolo in gestione, abbiamo eseguito interventi di manutenzione su otre 1.200 Km di corsi d’acqua che hanno determinato una generale mitigazione del rischio idraulico; sono stati effettuati interventi di taglio e contenimento della vegetazione, controllo e ripristino delle opere, risagomatura di argini e allontanamento dei sedimenti per una cifra complessiva di 6.500.000 di euro. A questi lavori, vanno sommati quelli realizzati – dietro apposita convenzione – sui tratti di competenza regionale, per un importo di circa 1.200.000 euro e circa 3.200.000 euro per la progettazione e realizzazione delle manutenzioni straordinarie e nuove opere su diversi corsi d’acqua, a cominciare dall’Arno. Altrettanto intensa è stata l’attività del settore irrigazione. L’anno si concluderà infatti con un nuovo distretto irriguo: il n. 8 nel comune di Castiglion Fiorentino ormai in dirittura d’arrivo, realizzato a tempo di record, con un investimento superiore ai 2 milioni di euro, che consentirà di portare acqua sicura e di qualità ad oltre 230 ha di colture protette e vivai. In questo anno inoltre il Consorzio è riuscito a portare a termine la progettazione esecutiva del primo lotto del distretto irriguo n. 23, opera da oltre 20 milioni di euro. Progetto alla mano, per ricercare il finanziamento necessario alla realizzazione, ha partecipato a un bando nazionale di cui è attualmente in corso l’istruttoria”.

Fin qui il 2022, di fronte il 2023, anno certamente non meno impegnativo.
“Nel bilancio di previsione abbiamo programmato oltre 10 milioni di euro di lavori per la manutenzione del reticolo che, ogni anno, viene potenziata per assicurare una maggiore funzionalità ai corsi d’acqua e una maggiore capacità di resilienza del territorio di fronte a fenomeni meteorologici sempre più violenti”, aggiunge la Presidente Serena Stefani. “Nel 2023 dunque si rafforza ancora l’impegno del Consorzio sul fronte della difesa idrogeologica, attraverso gli interventi programmati nel piano delle attività di bonifica, attualmente in attesa dell’approvazione della Regione Toscana, e attraverso gli interventi straordinari già progettati o in fase di progettazione, già finanziati, per un totale di quasi 7 milioni di euro. L’ente continuerà inoltre a strutturarsi per migliorare lo sviluppo della distribuzione collettiva dell’acqua, altro tema reso urgente dai mutamenti climatici. D’altronde i periodi caldi e siccitosi, sempre più accentuati e prolungati, già nel 2022, hanno fatto impennare i quantitativi di acqua richiesti dalle imprese agricole servite dai distretti irrigui esistenti”.

Altro fronte di impegno e lavoro per il Consorzio di Bonifica sarà l’attivazione, il coordinamento e lo sviluppo dei contratti di fiume.
“Continueremo il lavoro avviato, andando alla sottoscrizione di Abbraccio d’Arno, il percorso partecipativo attivato sul tratto centrale del fiume, e dando il via ad Acque d’Arno, sul tratto valdarnese. In Valtiberina proseguiremo inoltre il cammino di Tevere in Toscana. L’obiettivo dell’ente è arrivare, anche attraverso un programma stringente, ad attivare contratti di fiume nell’intero comprensorio, consapevoli della loro importanza, visto che ormai sono considerati a livello regionale, nazionale ed europeo strumento strategico per la programmazione e la pianificazione territoriale”.