L’intervento era già stato programmato nella proposta del Piano delle Attività di Bonifica 

“La manutenzione ordinaria del reticolo minore viene fatta. E viene fatta in modo accurato”. La presidente del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, Serena Stefani, lo spiega con chiarezza “perché – dice – la prevenzione è e resta fondamentale”.

L’occasione per affrontare l’argomento arriva con l’inaugurazione degli importanti lavori di ripristino della difesa di sponda dell’Archiano nel comune di Bibbiena, presentati oggi dal sindaco Filippo Vagnoli, con la presidente Stefani e l’ingegner Enrico Righeschi del settore difesa idrogeologica e referente dell’area Casentino.

“Il problema della difesa era noto. L’intervento era già stato programmato nella proposta del Piano delle Attività di Bonifica, predisposto dal Consorzio e inviato per l’approvazione alla Regione Toscana, nel novembre 2022. Successivamente l’area è stata investita da un’ondata di maltempo. Le piene del successivo mese di dicembre hanno causato ulteriori danni alla gabbionata. Di qui la necessità di rivedere la programmazione con ulteriori investimenti e lavorazioni. Tutto questo si è reso possibile grazie alla costante attività di monitoraggio del territorio svolta dai tecnici del nostro ente e alla puntuale collaborazione con i sindaci”.

Il risultato? Lo illustra l’ingegner Righeschi. “In prossimità del ponte di Camprena è stata ripristinata una gabbionata in 5 ordini, completata con fondazione in massi come previsto nel Piano delle Attività di Bonifica 2023. L’intervento è stato realizzato con una spesa di oltre 40.000 euro, riproporzionata a causa dell’evento di piena del 16 dicembre 2022 che aveva compromesso ulteriormente lo stato dell’opera, già noto e per cui era stata comunque studiata una soluzione”.

Di più. Ancora una volta grazie alla sinergia e alla “alleanza” Consorzio/Comuni, con un sostanziale risparmio di spesa, è stata risistemata anche la vicina infrastruttura per le due ruote.

“L’evento di piena – continua Righeschi – aveva danneggiato anche la sponda opposta, dove corre la ciclopista Buonconte da Montefeltro di proprietà comunale e dove non erano presenti opere idrauliche. Comune e Consorzio quindi, anche al fine di ottimizzare i costi, hanno deciso di unire le forze e stipulare una convenzione di 50.000 euro per costruire (con intero finanziamento comunale) una scogliera e ripristinare il percorso ciclopedonale. La scogliera, realizzata dal Consorzio, presenta un’altezza di circa 3 metri e una fondazione di circa 1.5 metri ed è composta da massi ciclopici. L’intervento permetterà la riapertura dell’interno tracciato”.

Il sindaco Filippo Vagnoli spiega così il lavoro completato dal Consorzio di Bonifica con un finanziamento diretto del comune.

“Si tratta di un lavoro molto importante con il quale abbiamo ripristinato un tratto di ciclopista eroso dalle piene dell’Archiano. Il Consorzio di Bonifica ha eseguito il lavoro e il Comune lo ha finanziato con un fondo da 50 mila euro ottenuto grazie a programmazioni e intercettazioni di risorse regionali. Con i cambiamenti climatici il nostro presidio del territorio deve diventare una assoluta priorità. Interventi come quelli effettuati in questi anni in situazioni di fragilità idraulica o idrogeologica come quelli a Serravalle o Terrossola, vanno in questa direzione ovvero rendere più sicuro il territorio e la vita degli abitanti”.

Il sindaco conclude: “L’intervento alla ciclopista dell’Archiano è un intervento di valore nei confronti di un’infrastruttura strategica che abbiamo voluto e finanziato come amministrazione in continuità con la ciclopista dell’Arno e per allungare fino a Camaldoli un tratto naturalistico di particolare pregio che offre un insostituibile sostegno alla fruizione sostenibile del territorio dentro e fuori dal Parco nazionale, oltre che rappresentare un sostegno alla promozione turistica. Ringrazio l’Assessore ai lavori Pubblici Matteo Caporali per l’impegno in questa direzione e a tutta la squadra dell’Ufficio Lavori Pubblici del nostro Comune”.

“La manutenzione ordinaria è strategica per la prevenzione e per rendere i territori più resilienti ai cambiamenti climatici con corsi d’acqua in efficienza; siamo altrettanto consapevoli che occorra un piano strategico nazionale per interventi straordinari e nuove opere capaci di risolvere anche problemi strutturali su cui la manutenzione ordinaria non può essere risolutiva”, conclude la presidente Stefani.