Su due dei tre progetti più importanti si sta già lavorando

Cinque progetti attualmente in esecuzione, due appaltati, due in fase di appalto. In tutto 9 opere importanti (8 in provincia di Grosseto, 3 di Siena), per un valore di 20,6 milioni di euro (dei quali oltre 19 milioni in Maremma).

“Il 2023 sarà il primo anno in cui, dopo tanto impegno, inizieremo a raccogliere i frutti”, aveva detto un anno fa Fabio Bellacchi. E i fatti danno ragione al presidente del Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud, con la prima parte di opere che renderanno più sicura la Maremma, e più efficiente dal punto di vista idrico, dopo la loro realizzazione.

Su due dei tre progetti più importanti si sta già lavorando. Si tratta della realizzazione dell’invaso ad uso irriguo all’interno del canale Diversivo abbandonato a Cernaia, 7,7 milioni di investimento, e degli interventi di miglioramento dell’impianto irriguo consortile con l’installazione dei sistemi di misura, regolazione ed automazione con telecontrollo e la sostituzione delle canalette con tubazione sotterranea, 3,155 milioni di investimento. A Cernaia la conclusione dei lavori è attesa entro l’estate del 2024, per l’impianto irriguo consortile conclusione a inizio 2025.

“Sono due interventi davvero importanti, che ci permettono di garantire un maggiore apporto idrico alle nostre coltivazioni – afferma il presidente Bellacchi – dobbiamo abituarci a convivere con periodi di siccità sempre più duri e prolungati, per questo ottimizzare l’uso dell’acqua e riuscire ad accumularla quando piove è indispensabile. Senza dimenticare che, grazie all’invaso di Cernaia, rendiamo più sicura un’ampia zona tra Grosseto e Castiglione che fino ad oggi era stata protetta soltanto dal canale Molla: il nuovo invaso ne alleggerirà il lavoro in caso di precipitazioni intense”.

E’ strategico anche il riequilibrio dei sedimenti lungo il torrente Trasubbie sul fiume Ombrone, attraverso la rimozione di materiali dall’alveo del Trasubbie nei comuni di Scansano e Campagnatico: intervento da 510 mila euro che si concluderà a fine anno.

“Tenere i corsi d’acqua puliti è fondamentale – aggiunge Bellacchi – solo così possono essere pronti in caso di precipitazioni intense. I grandi quantitativi di breccia che periodicamente si accumulano possano rappresentare una situazione pericolosa della quale tenere conto”.

Gli altri progetti, portati a termine entro l’estate del 2024, sono interventi per migliorare l’accesso alle opere idrauliche sul ponte dell’Albegna in località Marsiliana (270 mila euro) e, in provincia di Siena, la realizzazione di difese spondali sul borro delle Ripi e sul borro Madonna a Colle per proteggere l’abitato di Rapolano Terme (360 mila euro).

Tra i lavori già appaltati, invece, quelli per la realizzazione di un sistema di sbarramenti mobili ad uso irriguo in gomma flessibile nel canale essiccatore principale dell’Alberese con opere accessorie per derivazione dal fiume Ombrone in località La Barca (1.14 milioni, conclusione giugno 2024) e la realizzazione di una cassa di espansione alla confluenza del fiume Bruna e del torrente Fossa (6,5 milioni, conclusione settembre 2024). Sono infine in fase d’appalto gli interventi per la realizzazione di scogliere a protezione di sponde erose sul torrente Tressa nel tratto compreso tra il fosso dei Tongori e località Cerchiaia (415 mila euro), di scogliere a protezione delle sponde erose sul fiume Arbia con riprofilatura della sezione d’alveo a protezione abitati di Ponte a Tressa e Monteroni d’Arbia (550 mila euro).

“Tutti questi interventi sono stati finanziati dal ministero dei trasporti o da altri enti – ricorda il presidente di Cb6 – segno che il lavoro costante del nostro ufficio progettazione è apprezzato e riconosciuto a tutti i livelli. Ovviamente questa è una prima parte degli interventi che ci aspettano, per un imponente piano di opere idrauliche che prevede, tra gli altri, anche gli invasi sul Lanzo e sul Gretano e quello di San Piero in Campo”.

La parte progettuale va di pari passo con il continuo impegno di Cb6 per le manutenzioni ordinarie sul reticolo di competenza nelle province di Grosseto e Siena. “E’ il lavoro che viene finanziato con il contributo di bonifica – ricorda Fabio Bellacchi – e rappresenta la migliore arma di difesa a protezione del territorio, assieme alla costruzione di opere idrauliche in grado di contrastare il cambiamento climatico. Anche quest’anno il piano delle attività della bonifica sarà completato in anticipo rispetto ai tempi previsti. Mantenere il reticolo in ordine è la nostra priorità”.