Proposti oltre 12milioni di euro di interventi  

Dodici milioni di euro di interventi di manutenzione ordinaria e poco meno di 13 milioni di euro di interventi straordinari, senza considerare i corsi d’acqua classificati in seconda categoria, la cui cura dipende dalla Regione Toscana che potrà, come già accaduto in passato, avvalersi del Consorzio di bonifica per eseguire le lavorazioni, a cui si aggiungono quasi mezzo milione di euro per interventi puntuali per la rimozione di criticità non programmabili e quasi 151 mila euro per svolgere attività di vigilanza sui corsi d’acqua.

Sono queste in estrema sintesi le cifre più importanti che emergono sfogliando il Piano delle attività di bonifica proposto dal Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno    per tenere in forma il suo reticolo di gestione: oltre 6.200 km di corsi d’acqua in un territorio ampio e diversificato, che spazia dalle aree montane e collinari alle pianure della Valdichiana, del Valdarno, della Valtiberina e dell’area Aretina.

La proposta, inviata per la valutazione e l’approvazione alla Regione Toscana, è stata messa a punto, tenendo conto delle disposizioni regionali in materia di frequenze e modalità di intervento, degli esiti dei sopralluoghi effettuati dal personale dell’ente, delle segnalazioni dei cittadini e delle consultazioni  avute con gli amministratori e I tecnici dei 54 comuni del comprensorio.

“Ancora una volta abbiamo lavorato con l’obiettivo di elaborare un piano personalizzato, capace di tenere conto delle necessità delle varie aree, condiviso con i sindaci e le Unioni dei Comuni. Una collaborazione che negli anni si è rivelata preziosa per ottimizzare gli investimenti e i risultati”, commenta la presidente Serena Stefani.

“I bisogni del territorio sono tanti e ogni anno la richiesta di interventi aumenta. Nel 2024 abbiamo previsto un 10 per cento di lavorazioni i più rispetto al 2023, anno in cui l’attività ha fatto un balzo in avanti del 27 per cento. Le esigenze mutano per due ragioni: da un lato, la necessità di lavorare sempre più sulla prevenzione per fronteggiare eventi meteorologici che hanno intensità e concentrazione diverse rispetto al passato; dall’altro la maggiore sensibilità dei cittadini che collaborano attivamente al monitoraggio del territorio e che con le loro segnalazioni ci permettono di pianificare interventi puntuali e precisi come il recupero di alberature cadute in alveo, che potrebbero costituire un pericolo idraulico”, spiega il direttore generale Francesco Lisi, illustrando l’attività che sarà attuata dopo il via libera regionale.

Oltre alla manutenzione ordinaria, il piano contiene la sintesi degli interventi strutturali in corso o in partenza, che il Consorzio realizzerà o completerà nel corso del prossimo anno con finanziamenti pubblici messi a disposizione da Masaf, Ministero della Transizione Ecologica, Presidenza del Consiglio dei Ministri. In aggiunta, una scheda in cui sono racchiuse le proposte di intervento giudicate importanti per migliorare la sicurezza idraulica del territorio, ancora in attesa di finanziamento: nella hit delle priorità indicate dal Consorzio di Bonifica ci sono opere per oltre 220.000.000 di euro.