Stefani: “Per fronteggiare i cambiamenti climatici è urgente potenziare le condotte per la consegna dell’acqua all’agricoltura e coniugare la “custodia” del reticolo”  

“Anche nell’Alto Valdarno sono decine i progetti finanziati con risorse pubbliche che stanno prendendo forma sul territorio. Per migliorare la difesa idrogeologica e per potenziare la distribuzione dell’acqua alle imprese agricole, due esigenze in crescita , “spia” sempre più evidente dei cambiamenti climatici in atto. Il nostro Consorzio, insieme a tutti gli altri enti beneficiari dei finanziamenti regionali, nazionali ed europei, dimostra grande capacità progettuale ed operativa. I dati, raccolti da ANBI (Associazione nazionale dei Consorzi di Bonifica e dell’Irrigazione) e presentati in occasione di Fieragricola a Verona, restituiscono la fotografia di strutture specializzate ed efficienti capaci di leggere i bisogni del territorio e di realizzare opere in tempi certi”.

Serena Stefani, presidente del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, ha portato l’esperienza del suo ente, alla tre giorni organizzata dall’Associazione nazionale a Verona, che si è trasformata nella “capitale” della bonifica.  Nell’occasione ha annunciato l’imminente messa in funzione della rete irrigua nel comune di Castiglion Fiorentino mentre sono in fase di gara i lavori per la realizzazione nel comune di Foiano della Chiana della prima tranche di condotte per far arrivare l’acqua della Diga di Montedoglio a un sempre maggiore numero di imprese agricole.

“Finalmente dopo anni di impegno siamo riusciti a richiamare importanti investimenti per garantire la consegna della risorsa a territori che fino ad ora non hanno potuto beneficiare della risorsa idrica del grande invaso”, ma che ne hanno estremo ed urgente bisogno, ha commentato Stefani.

“Migliorare l’irrigazione è indispensabile per fronteggiare i cambiamenti climatici. Come strategico è programmare opere per la raccolta dell’acqua e per un suo sempre più oculato utilizzo. L’adozione di sistemi innovativi e tecnologici permettono un sensibile risparmio della risorsa: i dati elaborati su alcuni progetti di irrigazione di precisione da parte di ANBI sul territorio nazionale raccontano di un percorso green prezioso, grazie al quale l’agricoltura ha tagliato fino al 38 per cento le richieste, mettendo a disposizione una maggiore quantità di acqua per altri utilizzi e per l’ambiente”, ha aggiunto la presidente, sottolineando il grande dinamismo del sistema anche sul fronte della difesa idrogeologica.

“Ogni anno, il nostro Ente che ha in gestione un reticolo di 6200 km di corsi d’acqua, mette a punto e realizza un programma imponente di interventi di manutenzione ordinaria, condiviso con gli amministratori dei 54 comuni che compongono il comprensorio e la Regione Toscana. Si tratta di una attività di prevenzione indispensabile per custodire il reticolo idrografico che ci è stato affidato.

Questa attività è necessaria ma non sufficiente per rispondere ai nuovi bisogni: oggi, la pioggia concentrata su micro-aree e in tempi strettissimi, ci obbliga a prendere in considerazione la necessità di adottare nuove strategie per mitigare il rischio idraulico. Occorre un piano di opere e interventi straordinari che ANBI e i Consorzi hanno già delineato e presentato ai decisori politici”, ha concluso Stefani.

I temi discussi dal sistema consortile, nella giornata inaugurale della fiera, sono stati oggetto di un confronto costruttivo con gli interlocutori istituzionali e tecnici nazionali nel corso dell’iniziativa “100% coerenti con gli interessi del Paese”: un momento di approfondimento importante organizzato da ANBI per delineare insieme le scelte future in materia di irrigazione e difesa del suolo.