Per Cb6 erano presenti il presidente Fabio Bellacchi e il direttore generale Fabio Zappalorti 

Anche il Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud, insieme agli altri consorzi toscani, ha partecipato all’annuale assemblea di Anbi. Alla due giorni di Roma illustri ospiti si sono confrontati su temi cruciali: dai vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani al ministro dell’ambiente Gilberto Pichetto Fratin, fino al vicepresidente della commissione ambiente, territorio e lavori pubblici alla Camera Francesco Battistoni. E ancora il presidente del Cnel, Renato Brunetta, il generale Francesco Paolo Figliuolo, il presidente della Cei, cardinale Matteo Maria Zuppi, docenti, dirigenti di enti, fino ai presidenti nazionali di Coldiretti, Ettore Prandini e di Cia, Cristiano Fini. Che hanno riflettuto sulle scelte da compiere dopo il Pnrr e sul ruolo strategico dei consorzi di bonifica.
Per Cb6 erano presenti il presidente Fabio Bellacchi e il direttore generale Fabio Zappalorti.

“L’appuntamento con l’assemblea di Anbi è sempre importante per imparare e crescere – osserva Bellacchi – perché ci dà modo di conoscere leggi, strategie e finanziamenti che poi ci sono utili per gestire al meglio i nostri territori”.

“Abbiamo sentito parlare di laghetti e di invasi – aggiunge il presidente di Cb6 – che rappresentando strumenti fondamentali per difendere il territorio e sostenere l’agricoltura. Per questo auspichiamo anche modifiche di alcune normative che possano davvero permetterci di andare avanti con i progetti e le opere”.

Nel corso dei lavori è stata ricordata l’esperienza della Regione Toscana, che con la legge 79 del 2012 ha affidato ai consorzi di bonifica la manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua.

“Una scelta – come ha sottolineato il deputato Francesco Battistoni – che se non può mettere del tutto al riparo i cittadini dal rischio idraulico, di sicuro aiuta a prevenire le emergenze”.

“Questo strategico momento di confronto – riflette Fabio Zappalorti, che è anche direttore generale di Anbi Toscana – permette di ritrovarsi e di arricchirsi attraverso le esperienze portate avanti sul territorio. Particolarmente nutrita la rappresentanza di consorzi toscani, chiamati sempre di più a raccogliere le sfide del cambiamento climatico attraverso una strategia comune e sinergica al servizio delle comunità”.