Il Consorzio di Bonifica Medio Valdarno, esecutore per conto e in accordo con il Genio Civile della Regione Toscana, spiega l’intervento

 

Terminati ormai i lavori analoghi sulla sponda destra del Fiume Arno su Lungarno Vespucci, e dopo aver già diramato ai primi di luglio una nota con la quale si anticipava il medesimo tipo di intervento sulla sponda sinistra in zona Terzo Giardino – San Niccolò, il Consorzio di Bonifica Medio Valdarno torna ad approfondire le ragioni, i tempi e le modalità di esecuzione delle lavorazioni che hanno avuto inizio in questi giorni sulla sponda sinistra appena a monte del Ponte alle Grazie.

Come già spiegato si tratta di lavori che il Consorzio di Bonifica Medio Valdarno esegue nell’ambito della convenzione con il Genio Civile Valdarno Superiore della Regione Toscana che ha chiesto a partire da quest’anno e per fasi successive su più anni, di alleggerire le due grandi barre di sedimenti stabilizzatisi nel letto del Fiume Arno a valle delle due traverse storiche di San Niccolò e Santa Rosa.

Queste, per il loro posizionamento trasversale rispetto al corso d’acqua, determinano noti ed evidenti fenomeni di deposito di ghiaie e sabbie che nel tempo aumentano in estensione e solidità tanto da andare a determinare importanti riduzioni della sezione idraulica, specie in relazione alle luci dei ponti Vespucci e delle Grazie. Oltre la valenza idraulica locale, l’obiettivo ambientale strategico di questi interventi è quello di reimmettere i sedimenti a valle delle briglie cittadine e dunque alla loro dinamica naturale per favorirne l’arrivo alla foce e di qui alle coste in perenne rischio erosione.

Per quanto riguarda il lavoro alla cosiddetta ‘spiaggia’ di San Niccolò e area del ‘Terzo Giardino’ il Consorzio prima di avviare i lavori ha tenuto vari sopralluoghi e la necessaria conferenza dei servizi con i soggetti istituzionali occasioni in cui si sono definite nel dettaglio le modalità operative: si è cominciato i lavori a metà settembre e dunque ben oltre il periodo di attenzione riservato all’avifauna nidificante che negli indirizzi regionali è indicato fino al 1 luglio; si affronterà dapprima il tratto più a valle, più vicino al Ponte alle Grazie e si procederà su più anni e per lotti, andando dunque a mantenere zone di rifugio adeguate per l’avifauna stanziale oltre a garantire tempi e spazi utili per il riadattamento e la rigenerazione degli habitat vegetali ed animali; si scaverà a partire dal retro sponda andando poi ad interessare solo da ultimo la zona più delicata ovvero il fronte dell’attuale sponda bagnata la cui terra superficiale, più fertile e ricca di rizomi in grado dunque di rigenerare la vegetazione spondale sarà riportata sul nuovo profilo di progetto che sarà in linea con il terrapieno della terrazza Marasco; le terre, ghiaie e sabbie asportate saranno riversate, come per la zona di Lungarno Vespucci, a valle del Ponte all’Indiano e dunque dell’ultima traversa cittadina perché riprendano la loro naturale dinamica via via fin verso il mare.

“Il Consorzio di Bonifica lavora in strettissimo contatto con il Genio Civile della Regione Toscana e con le istituzioni locali e da sempre esegue questo tipo di manutenzioni su cicli pluriennali, laddove via via negli anni se ne rileva la necessità – spiega il Presidente Marco Bottino – Le particolari e pregiate caratteristiche naturalistiche e paesaggistiche dell’area in questione sono il frutto di almeno dieci anni di generoso, attento e prezioso lavoro proprio di questo Consorzio di Bonifica, in accordo e collaborazione con molte associazioni cittadine di carattere ambientale e culturale; oggi, così come è stato creato, quel luogo ha bisogno di una manutenzione certamente più visibile ma che non lo vuole eliminare o snaturare bensì renderlo compatibile con le esigenze di sicurezza idraulica della città, certi che in breve tempo l’area tornerà a riprendere i suoi caratteri di naturalità attuali”.