Bellacchi: “Andiamo a impegnarci per sensibilizzare verso un uso consapevole della bioplastica”

La giornata conclusiva dell’importante fiera al Macfrut di Rimini ha visto, quale momento di rilevanza istituzionale allo stand di Anbi, la firma della convenzione per il progetto “Water Way Plastic Free” indirizzato alla sensibilizzazione di un uso consapevole e responsabile della plastica e all’incentivazione dell’utilizzo delle bioplastiche in agricoltura: a siglare l’intesa Raffaella Zucaro, coordinatrice di Anbi – Emilia Romagna (in rappresentanza del presidente Francesco Vincenzi); Marco Bottino, presidente di Anbi Toscana; Fabio Bellacchi, presidente Consorzio Bonifica 6 Toscana Sud; Nicola Dalmonte, presidente de Canale Emiliano Romagnolo.

“Eliminare del tutto l’uso della plastica in agricoltura è impensabile – riflette Fabio Bellacchi, presidente del Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud – ma da tempo il nostro consorzio è impegnato per cercare di ridurne l’utilizzo e prevenirne l’abbandono. Non solo, abbiamo lavorato anche su progetti innovativi come l’impianto nel canale San Rocco che raccoglie la plastica e ne impedisce l’arrivo al mare. Con questa convenzione, poi – aggiunge Bellacchi – andiamo a impegnarci per sensibilizzare verso un uso consapevole della bioplastica, materiale che potrebbe permetterci di ottenere risultati importanti nel rispetto dell’ambiente, che deve rappresentare una priorità. Quella firmata con Anbi e Cer è un’intesa che può aiutarci a creare un nuovo modello e auspichiamo che anche le aziende del territorio ne capiscano l’importanza”.

Del progetto si parlerà anche il 21 maggio al polo universitario grossetano, dalle 10.30, in un convegno che si concluderà con una nuova sottoscrizione della convenzione tra Anbi Toscana, Anbi Emilia Romagna, Cb6 e Cer. Questo accordo interregionale tra Emilia Romagna e Toscana, è infatti volto a sensibilizzare gli addetti ai lavori, a promuovere l’adozione di materiali, strategie e buone pratiche agronomiche per aumentare la consapevolezza dell’uso della plastica in agricoltura e per incentivare ove possibile l’impiego di prodotti innovativi come le bioplastiche: prodotti con proprietà simili alle plastiche tradizionali, ma derivati da materie prime rinnovabili, biodegradabili e compostabili.

Questo il parere di Massimo Gargano, direttore generale di Anbi: “Abbiamo un’attenzione particolare all’ambiente, questa convenzione parla di acqua plastic free, liberata dalla plastica e dall’inciviltà di molta gente, ma c’è anche un’industria che deve far meglio. Noi vogliamo delle acque libere da plastica per darle ad un agroalimentare italiano a dei produttori italiani che, su questo modello di sviluppo credo siano attori importanti in un’Italia protagonista nei mercati mondiali”.