Per il Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud va in archivio un 2020 impegnativo, ma che ha permesso di raggiungere risultati importanti

Il reticolo gestito da Cb6 è di 8.794 chilometri, circa 6000 dei quali in provincia di Grosseto, il resto nel Senese. Il piano delle attività redatto al termine del 2019 prevedeva la manutenzione di circa 2000 chilometri e l’obiettivo è stato raggiunto. “Alla fine di ogni anno – spiega il presidente Fabio Bellacchi – programmiamo ciò che dovrà essere compiuto nei mesi successivi. E’ un’agenda operativa che ci permette di essere sempre vigili sul territorio. Un territorio bellissimo ma anche fragile dal punto di vista idraulico, del quale è necessario prendersi cura in modo quotidiano. La tutela del rischio idraulico e dell’incolumità pubblica guida ogni nostra azione”.

Di questi 2000 chilometri interessati dagli interventi del Consorzio, un migliaio sono nelle zone di “acque basse”, che vengono tutti gli anni manutenute; gli altri mille sono nelle zone collinari, pedemontane e montane. Queste aree vengono sorvegliate a intervalli regolari di tempo: possono essere previsti interventi annuali, biennali o triennali, in base alle necessità. Cb6 si è preso cura dei corsi d’acqua principali: partendo da monte il Merse, l’Ombrone, l’Arbia, l’Orcia, il Bruna, il Sovata, l’Albegna e la piana del Capalbiese. Tutti sono stati oggetto di intervento più o meno diffuso nella parte pianeggiante, in cui insiste il reticolo di bonifica; nella parte pedemontana e montana solitamente il bisogno di lavori è minore, ma tutto ciò che è all’interno del reticolo viene costantemente attenzionato, non soltanto i fiumi più grandi.

“Possiamo tranquillamente dire – spiega Bellacchi – che il Consorzio non va mai in vacanza, l’opera a difesa del territorio è costante. I nostri mezzi lavorano anche per 1.400 ore all’anno, perché non tutto quello che facciamo può essere programmato. Affiancata alla manutenzione ordinaria, che è ciò che ci permette di prevenire o quantomeno limitare i rischi connessi a eventi atmosferici estremi, c’è anche quella straordinaria”. Ovvero quella che deriva dagli eventi alluvionali che si sono succeduti nel tempo. Come la grave alluvione del novembre 2019, che ha colpito sia la provincia di Grosseto che quella di Siena, con diversi corsi d’acqua interessati. Cb6 ha portato avanti tutta una serie di interventi in somma urgenza, nella piana grossetana, in quella dell’Albegna e anche in provincia di Siena. Gli interventi sono stati una quindicina, equamente distribuiti tra queste tre zone, completati entro i primi mesi dell’estate 2020, che si sono quindi sommati alla prevista attività di manutenzione ordinaria. “Abbiamo dovuto operare in maniera importante sulle idrovore – illustra il presidente di Cb6 – alcune sono anche state sostituite perché l’evento alluvionale è stato particolarmente intenso. Le precipitazioni atmosferiche, ormai lo sappiamo, sono sempre più violente e improvvise e la reazione dell’ambiente è imprevedibile. Questo comporta uno sforzo ulteriore per il Consorzio: l’impegno dei progettisti, dei tecnici e degli operai è costante calibrato a questo difficile confronto con la natura che ci ospita, che non va solo gestita, ma anche salvaguardata e rispettata”.

Durante l’autunno, invece, il Consorzio di Bonifica ha dovuto portare a termine oltre 20 attività, riuscendo a risolvere tutte le criticità emerse dalle segnalazioni che sono giunte negli uffici: dopo la tromba d’aria estiva nel Senese sono stati necessari diversi interventi di rimozione di piante cadute. Questo, talvolta, ha comportato anche un ulteriore intervento in corsi d’acqua che erano già stati manutenuti, per la pulizia e la sistemazione delle sponde. “Abbiamo ripristinato l’efficienza idraulica dei fiumi e dei torrenti – osserva Bellacchi – per prevenire possibili alluvioni: l’obiettivo da raggiungere per Cb6 è che il reticolo sia sempre in perfetto ordine. Solo così, in qualche modo, è possibile farci trovare pronti in caso di eventi eccezionali. Lo abbiamo visto anche con la lunga ondata di maltempo delle scorse settimane, superata senza particolari disagi grazie all’impegno straordinario dei nostri uomini, ma anche grazie alle costanti manutenzioni in tutto il territorio”.

Un’opera, quella del Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud, che non si ferma mai: come a Cernaia, uno snodo cruciale in cui i canali si intersecano e che in caso di maltempo diventa il termometro del reticolo maremmano. “Al momento le idrovore sono quattro – aggiunge Bellacchi – e a progetto concluso porteranno acqua anche al Lago del Diversivo al ritmo di circa quattromila litri al secondo. Saranno installate altre due pompe, da 800 litri l’una: così riempiremo il lago e faciliteremo il lavoro dell’idrovora di Cernaia. Il progetto è già stato finanziato. E per il 2021 ci aspetta anche il completamento dell’intubamento del canale del fiume Ombrone a Ponte Tura. E’ un’opera da 6,3 milioni di euro ma a costo zero per la Maremma, perché totalmente finanziata dal Ministero delle politiche agricole, che renderà più sicura la città di Grosseto e ci permetterà di ottimizzare la risorsa idrica che ci dona il fiume Ombrone. . A Siena abbiamo una collaborazione importante da portare avanti, con il Magistrato delle Contrade, e altri progetti che ci aspettano, come la messa in sicurezza dell’Arbia, nel territorio di Monteroni, in sinergia con Adf”.

Il Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud è atteso, pur in un momento di grandi difficoltà per tutto il paese, a nuovi e importanti interventi e investimenti nei territori gestiti, per la prevenzione e la tutela del rischio idraulico. “Il nostro impegno continuerà ad essere totale – conclude Bellacchi – e chiediamo collaborazione a tutte le istituzioni e ai soggetti con i quali siamo in contatto. A partire dalla Regione Toscana, che è il nostro interlocutore principale. La Maremma e la provincia di Siena forse non sono mai state così rappresentate: abbiamo gli assessori Marras e Bezzini, il vicepresidente del consiglio Scaramelli, i consiglieri Ulmi, Spadi, Paris e Rosignoli. A loro vanno i nostri complimenti e gli auguri di buon lavoro”.