L’obiettivo era richiamare l’attenzione su questa infrastruttura che dopo dieci anni dall’avvio dei primi cantieri è ancora un sogno che stenta a diventare realtà

Buona riuscita della Ciclostafetta FIAB 2022 – “Un percorso che unisce” – organizzata dal Coordinamento Fiab Toscana per promuovere il completamento e la valorizzazione della Ciclopista dell’Arno negli spostamenti giornalieri e nei cicloviaggi, in cui i soci delle Associazioni Fiab della Toscana hanno pedalato lungo l’Arno da Stia a Marina di Pisa nei giorni 24-25- 26 giugno 2022. L’obiettivo era richiamare l’attenzione su questa infrastruttura che dopo dieci anni dall’avvio dei primi cantieri è ancora un sogno che stenta a diventare realtà.

«Lungo il percorso abbiamo incontrato molti amministratori locali con i quali abbiamo condiviso i nostri obiettivi – commenta il Coordinatore FIAB della Toscana Alberto Paggetti – e che ci hanno ribadito l’impegno per il completamento in tempi rapidi dei tratti di loro competenza al fine di evitare la perdita dei finanziamenti in scadenza. Inoltre segnaliamo con favore la condivisione d’intenti con i tre Consorzi di Bonifica che operano lungo l’Arno con i quali potranno essere sviluppati progetti comuni sulla valorizzazione dell’Arno».

«Grazie a Fiab per l’impegno nel promuovere il cicloturismo e nella verifica dello stato manutentivo delle piste che realizziamo – è il commento di Stefano Baccelli assessore Regionale alle Infrastrutture che ha preso parte all’iniziativa pedalando con il gruppo da Empoli a Firenze -. Perché è importante realizzarle, ma altrettanto avere un sistema costituito dalle amministrazioni comunali, ma anche dalle associazioni di volontariato, per garantirne una cura costante».

«Diamo atto alla Regione Toscana di aver ben intuito le potenzialità di questa infrastruttura – commenta Angelo Fedi, responsabile dell’area cicloturismo della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta (FIAB) -, inserendo dal 2014 la ciclopista nel piano regionale delle opere strategiche  (PRIIM) e riversando in seguito cospicue risorse economiche agli enti locali per progettazione e realizzazione; i risultati però non sono al pari delle aspettative e, ad oggi, il raggiungimento del completamento è ancora lontano. Sono ancora numerosi i tratti in stato di esecuzione e progettazione, mentre su alcuni di quelli realizzati sono già evidenti problemi di percorribilità e manutenzione, e servono miglioramenti come asfaltature, alberature, fontanelli, punti sosta».

«Di contro – aggiunge Alberto Paggetti -, alcune amministrazioni come Pisa, Calcinaia, Pontedera hanno messo a terra infrastrutture di alta qualità sui territori di loro competenza. Questo però non basta a rendere attrattivo tutto il percorso, che in alcuni tratti oggi manca totalmente: dobbiamo prendere l’esempio delle realizzazioni migliori per completare l’opera. Con la nostra ciclostaffetta abbiamo collegato i vari tratti della CdA già realizzati con segmenti stradali, alcuni molto trafficati, rendendo il tracciato pedalabile dalla sorgente al mare, ma ci aspettiamo un cambio di passo nel completamento che punti all’ottimo».

«La CdA – conclude Paggetti – è un’infrastruttura strategica per il lancio del cicloturismo in Toscana, ed il suo completamento porterebbe indubbi benefici sia in termini di presenze turistiche che di miglioramento della mobilità quotidiana per le comunità che vivono lungo le sponde del grande fiume toscano; non dobbiamo dimenticarci che questa Ciclovia rappresenta il primo tassello della rete delle ciclovie della Toscana».