Si prosegue a razionalizzazione e ottimizzazione l’acqua
Un utilizzo della risorsa idrica più equo, più consapevole e più razionale. Via libera, da parte del Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud, al piano di classifica irriguo per il distretto pianura grossetana. L’assemblea consortile ha infatti adottato il nuovo strumento, redatto sulla base delle “linee guida per l’adozione dei piani di classifica dei consorzi di bonifica” della Regione Toscana. Cb6 prosegue nella sua opera di razionalizzazione e ottimizzazione dell’acqua, sempre più fondamentale visto il momento storico, il cui costo – grazie al piano – da oggi sarà chiaro e lineare: all’utilizzo più o meno elevato di risorsa, corrisponderà un importo conseguente.
Il piano di classifica definisce infatti il perimetro di contribuenza irrigua, che contiene tutte le particelle catastali potenzialmente irrigabili, e porta alla creazione del catasto irriguo, del quale fanno parte le ditte titolari di questi immobili. A Cb6 spetta anche il compito di programmare gli interventi di razionalizzazione della rete irrigua, cercando di favorire l’utilizzo delle migliori tecniche irrigue. Ne conseguono oneri proporzionali ai benefici che gli immobili possono avere in base all’utilizzo potenziale ed effettivo della risorsa idrica, con i contributi irrigui che vengono individuati sulla base di parametri di riferimento: tra questi i volumi d’acqua utilizzati, le superfici servite, le coltivazioni praticabili, le caratteristiche dei terreni e l’accessibilità del servizio.
La spesa totale annua del Consorzio si divide tra spese di carattere generale (necessarie per mantenere in efficienza le infrastrutture irrigue indipendenti dall’intensità di uso dell’acqua) e spese di adduzione (a carico solo di chi utilizza l’acqua distribuita dagli impianti consortili); partendo da questi dati si arriva, attraverso i calcoli effettuati sulla base dei parametri previsti nel piano, a stabilire il contributo irriguo consortile di irrigazione che spetta a ciascuna azienda. La somma dei contributi irrigui, poi, forma il ruolo di contribuenza irrigua da approvare ogni anno dal consorzio con uno specifico atto amministrativo che renderà possibile la riscossione.
Il piano di classifica definisce infatti il perimetro di contribuenza irrigua, che contiene tutte le particelle catastali potenzialmente irrigabili, e porta alla creazione del catasto irriguo, del quale fanno parte le ditte titolari di questi immobili. A Cb6 spetta anche il compito di programmare gli interventi di razionalizzazione della rete irrigua, cercando di favorire l’utilizzo delle migliori tecniche irrigue. Ne conseguono oneri proporzionali ai benefici che gli immobili possono avere in base all’utilizzo potenziale ed effettivo della risorsa idrica, con i contributi irrigui che vengono individuati sulla base di parametri di riferimento: tra questi i volumi d’acqua utilizzati, le superfici servite, le coltivazioni praticabili, le caratteristiche dei terreni e l’accessibilità del servizio.
La spesa totale annua del Consorzio si divide tra spese di carattere generale (necessarie per mantenere in efficienza le infrastrutture irrigue indipendenti dall’intensità di uso dell’acqua) e spese di adduzione (a carico solo di chi utilizza l’acqua distribuita dagli impianti consortili); partendo da questi dati si arriva, attraverso i calcoli effettuati sulla base dei parametri previsti nel piano, a stabilire il contributo irriguo consortile di irrigazione che spetta a ciascuna azienda. La somma dei contributi irrigui, poi, forma il ruolo di contribuenza irrigua da approvare ogni anno dal consorzio con uno specifico atto amministrativo che renderà possibile la riscossione.