L’iniziativa organizzata dal Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno in collaborazione con Legambiente Arezzo, Pescatori Casentinesi e tante associazioni del territorio insieme ai Comuni di Castel San Niccolò, Poppi e Pratovecchio Stia, all’Unione dei Comuni Montani del Casentino e a Sei Toscana

Decine di sacchi di rifiuti zeppi di plastica. Ma anche cartelloni pubblicitari, tubi, biciclette rotte, metri di cavi elettrici, ferri arrugginiti, bottiglie, lattine e cassette abbandonate. Rappresentano il lato brutto dell’edizione straordinaria di Puliamo il Mondo, organizzata da Legambiente Arezzo insieme a Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, Pescatori Casentinesi e tante altre associazioni del territorio, con il supporto dei comuni di Castel San Niccolò, Poppi e Pratovecchio Stia e la preziosa collaborazione di Sei Toscana, per liberare l’Arno dai rifiuti.

Il lato bello dell’eco-giornata invece  sono le decine di persone, adulti e bambini, giovani e anziani, che si sono armati di guanti e sacchi neri per restituire decoro ai 4 chilometri di asta fluviale invasa da quintali di plastica.

«Si è rimediato almeno parzialmente a un vero e proprio disastro ambientale – si lamenta Nicola Venturini, presidente dei Pescatori Casentinesi, associati a Fipsas -. Purtroppo però molti rifiuti si sono depositati sotto il livello dell’acqua e saranno visibili solo a luglio, quando questo si abbasserà».

«Ci siamo trovati di fronte a una situazione straordinaria – aggiunge Ilaria Violin, vice presidente di Legambiente Arezzo – e abbiamo dovuto intervenire rapidamente per tamponarla. Siamo soddisfatti dell’ampia partecipazione che dimostra l’attenzione per il problema. I volontari hanno conferito quantità di rifiuti importanti. Oltre allo sversamento delle plastiche infatti è stato recuperato di tutto!».

«La mission del nostro ente – spiega il direttore generale del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, Francesco Lisi – non è eliminare i rifiuti dai corsi d’acqua. Ma abbiamo ritenuto doveroso promuovere un’iniziativa collettiva anche per promuovere comportamenti corretti con il fiume. Noi che operiamo quotidianamente sui corsi d’acqua per mantenerli in piena efficienza non possiamo ignorare il problema ecologico oltre che idraulico causato dall’abbandono dei rifiuti lungo e dentro le aste fluviali».

«La giornata odierna è un esempio di educazione, civiltà e di attaccamento della comunità al suo fiume», dichiara Antonio Fani, il sindaco di Castel San Niccolò partecipando di persona alla raccolta dei rifiuti.

«L’iniziativa si inserisce nella cornice del Contratto di Fiume Casentino H2O – ricorda la presidente del Consorzio di Bonifica, Serena Stefani -. Il contratto di fiume è proprio questo: la mobilitazione e l’impegno di tanti soggetti, pubblici e privati, per migliorare la qualità e la vivibilità del fiume».