Dall’esplorazione delle sponde in canoa per arrivare anche ai punti inaccessibili alle risorse investite nella bonifica montana che ha il suo emblema nel fosso delle Cento Briglie 

E’ agli sgoccioli il 2023, un anno intenso e impegnativo per il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno che, oltre ad eseguire la manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua, programmata nel piano delle attività di bonifica, ha progettato, avviato e realizzato interventi straordinari finanziati con risorse pubbliche e centrato obiettivi fondamentali sul fronte della distribuzione dell’acqua alle imprese agricole.

Si stanno concludendo dodici mesi eccezionali, che l’Ente ha cercato di riepilogare per immagini, in un calendario che concentra l’attenzione sui fatti più significativi.
Si parte da gennaio, con lo studio attento degli interventi di bonifica da realizzare in area montana: il primo “sorvegliato speciale” è il cosiddetto Fosso delle Cento Briglie, un corso d’acqua da primato per il numero di opere idrauliche presenti che necessitano di manutenzione. Nel corso del 2023 la “cura” è stata avviata e proseguirà nel 2024.
Il mese di febbraio, oltre che per l’operatività tradizionale dell’Ente, viene ricordato per l’inaugurazione del nuovo sito istituzionale: uno spazio web curato nella grafica e completo nelle informazioni che consente ai cittadini un “dialogo” diretto con i tecnici consortili, grazie anche all’introduzione di un form digitale per la segnalazione di eventuali criticità idrauliche.

A marzo l’attività di vigilanza interessa tutto il territorio e viene approfondita nelle aree protette, dove è più delicato coniugare la prevenzione del rischio idraulico con la difesa degli habitat naturali. Nasce e si consolida nel 2023, nell’ambito del contratto di fiume Casentino H2O, una task force Consorzio di Bonifica-Parco delle Foreste Casentinesi, per valutare i bisogni idraulici e condividere le soluzioni progettuali più adeguate.

Ed eccoci ad aprile. Ancora una volta, i cambiamenti climatici che “regalano” imprevisti fuori stagione mettono a dura prova la frutticoltura della Valdichiana. Anche nel 2023 quindi si è reso necessario azionare i distretti irrigui in modo anticipato per fornire il servizio antibrina necessario a salvare dal gelo le fioriture e con esse i raccolti.
Maggio è il mese della Settimana delle Bonifica, iniziativa nazionale che il Consorzio Alto Valdarno ha declinato sul territorio con diverse attività. Tra queste la più particolare è sicuramente “Navigare per tutelare”, una ispezione delle sponde dell’Arno da Arezzo a Pontassieve in canoa, direttamente dall’acqua, per verificare lo stato di conservazione delle opere anche nei tratti non raggiungibili con altri mezzi: un monitoraggio strategico che ha permesso all’Ente di pianificare interventi ad hoc per rimuovere ostruzioni e programmare piccoli ripristini.

Giugno è stato il mese della didattica. Si sono conclusi gli incontri con le scuole per raccontare ai ragazzi di materne, elementari, medie e superiori la vita del fiume e le attività svolte dal Consorzio. Momento clou, la Festa di Primavera sul torrente Chiassa, dove centinaia di bambini sono stati impegnati nella costruzione e gestione di un villaggio rispettoso del corso d’acqua, una giornata di divertimento, tra tuffi, laboratori e lezioni all’aria aperta, in collaborazione con le comunità educanti delle frazioni di Chiassa, Tregozzano, Giovi, Antria, Ceciliano nella cornice del contratto di fiume Abbraccio d’Arno.

A luglio, come ogni anno, è scattato il “cantiere day”. Nel rispetto delle normative a tutela della fauna nidificante e per ottimizzare l’efficacia idraulica degli interventi, infatti, le manutenzioni ordinarie sono state eseguite prevalentemente nella stagione estivo-autunnale, a partire proprio da questo mese. In tutto il comprensorio, si sono aperti così aperti cantieri su decine di tratti da sottoporre alle lavorazioni programmate nel Piano delle Attività 2023.

Il mese di agosto sarà ricordato per l’arrivo della prima tranche di finanziamenti per cominciare a dare forma al primo stralcio funzionale del primo lotto del Distretto Irriguo 23 nel comune di Foiano della Chiana. Un obiettivo fondamentale per iniziare a portare l’acqua del Sistema Occidentale di Montedoglio alle imprese agricole della Valdichiana: un paradosso, quello della mancata installazione delle condotte, denunciato da tempo dal Consorzio, che finalmente ha ottenuto attenzione e i primi 7 milioni di euro per cominciare ad allestire il primo tratto della rete secondaria.

Ed ecco settembre. In tutto il comprensorio sono in corso cantieri e lavori per la rimessa in forma dei corsi d’acqua. La manutenzione ordinaria sul Tevere nel comune di Sansepolcro porta anche al ripristino di una scala di risalita per le trote: grazie al patto sottoscritto dal Consorzio con la Regione Toscana si supera, oltre alla criticità idraulica, un problema ecologico, ambientale e sportivo per gli appassionati di pesca.

Il mese di ottobre, come di rito, è dedicato all’ascolto del territorio: Presidente, Direttore e tecnici hanno incontrato gli amministratori dei 54 comuni del comprensorio per mettere a fuoco criticità specifiche e condividere il programma degli interventi da proporre alla Regione Toscana e da realizzare nel 2024.

Nel mese di novembre il Piano delle Attività di Bonifica 2024, che comprende lavori per 12 milioni di euro, è stato presentato per acquisire la necessaria autorizzazione regionale: sono circa 2.000 i km dei tratti da sottoporre a manutenzione e oltre 6.200 quelli su cui continuare a svolgere la vigilanza e il monitoraggio.

Il mese di dicembre ha visto la conclusione di tutti gli interventi programmati nel 2023. Sono state eseguite anche le lavorazioni sui tratti interessati dal Poligono del Giappone, la pianta infestante che viene sottoposta a taglio solo a fine della stagione vegetativa per contenerne la diffusione, come evidenziano i cartelli tenuti a battesimo nel 2023 dal comune di Reggello con il Consorzio di Bonifica, per avvisare i cittadini, spiegando che il ritardo nella gestione della vegetazione, è più che motivato.
Mentre si chiude il 2023, si guarda già al 2024.

“Nel 2024, l’attività del Consorzio proseguirà secondo le linee già tracciate: il piano messo a punto per il prossimo anno prevede un ulteriore incremento delle lavorazioni del 10 per cento rispetto a quelle realizzate nel 2023”, spiega il direttore generale, Francesco Lisi, evidenziando che sono tutti in crescita i bisogni del territorio, costretto sempre più spesso a fare i conti con fenomeni meteorologici intensi e violenti.

“Gli interventi, secondo un metodo di lavoro ormai ampiamente sperimentato e consolidato – aggiunge il direttore – saranno realizzati dai nostri operai o verranno affidati alle imprese agricole del comprensorio, che, nel tempo, si sono rivelate prezioso e affidabile partner del Consorzio, grazie alla conoscenza del territorio e alla professionalità acquisita”.