Il presidente del Consorzio di Bonifica Toscana nord: “Opera importante e complessa per proteggere l’insediamento di Corte Molinetto”
Il Consorzio di Bonifica Toscana Nord interviene sul Rio Leccio in località Gragnano nel comune di Capannori: completata la gara d’appalto per i lavori di riduzione del rischio idraulico da circa 350mila euro, possono partire i cantieri.

“Si tratta di un’opera importante e complessa – sottolinea il presidente dell’Ente consortile, Ismaele Ridolfi – che si è resa ancor più necessaria dopo gli eventi che si sono verificati nel 2020 e il cui obiettivo principale è mitigare il rischio di allagamento dell’insediamento abitativo denominato.

Corte Molinetto in località Gragnano nel comune di Capannori. Il piccolo centro abitato, infatti, sorge all’interno di una pronunciata ansa fluviale depressa rispetto ai terreni circostanti, sulla sponda destra del Rio Leccio. Negli ultimi anni, anche a causa dei cambiamenti climatici, la frequenza degli eventi di straripamento si è fatta sempre più elevata proprio per le piogge di breve durata ma di alta intensità che diventano anche difficili da prevedere ma certo sempre meno rare. Sono state studiate diverse soluzioni progettuali per riuscire a ridurre il rischio e abbiamo individuato quella che garantisce una maggiore sicurezza senza andare a ridurre la sezione del rio e al tempo stesso con il minor impatto ambientale possibile con una mitigazione visiva che prevede la ripiantumazione di specie vegetali autoctone”.

Sotto il profilo tecnico, il progetto prevede il rialzamento dell’argine destro del Rio Leccio attraverso un muro sostenuto da una berlinese di micropali proprio dove si trova l’argine attuale, andando a ridisegnare l’argine stesso nei punti più critici: l’innalzamento delle difese spondali lungo tutta l’ansa fluviale, ossia la curva che fa il corso d’acqua, mitigherà il rischio idraulico.

Nel punto più critico, dove il Rio Leccio scorre di fianco a un’abitazione con ponte di accesso alla corte, sarà rinforzato il muro esistente con una nuova struttura, più alta. I lavori sono stati progettati in modo da garantire una rapida copertura delle opere da parte della vegetazione presente come felci ed edera. Una seconda parte dell’intervento riguarda il tratto che va dal ponte di via Carrara a monte per circa 30 metri dove gli effetti erosivi dell’acqua hanno scalzato parte della base: qui sarà realizzata una nuova scogliera di protezione con massi ciclopici. Il cantiere avrà una durata complessiva di circa 4 mesi.