In Valtiberina, la rimozione di piante cadute e di rifiuti abbandonati si aggiunge alle lavorazioni per il contenimento della vegetazione e il controllo  delle opere e dei corsi d’acqua

Consorzio 2 Alto Valdarno al lavoro, non solo per completare gli interventi di   prevenzione e mitigazione del rischio idraulico. Uomini e mezzi infatti sono all’opera anche per sistemare le criticità create dalle piogge intense e dalle raffiche di vento che, tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno, hanno investito il territorio tiberino: alberi caduti, rami spezzati, rifiuti accumulati dalle correnti, tutti elementi che, se non rimossi, rischiano di interferire con il corretto scorrimento delle acque.

Sono tanti i cantieri che in Valtiberina hanno portato o stanno portando a termine  le operazioni necessarie per affrontare con maggiore tranquillità, almeno sotto il profilo idrogeologico, la stagione invernale.

Operai  e macchine in questi giorni sono in azione nel comune di Monterchi per la manutenzione ordinaria del   Padonchiaper uno sviluppo di oltre 1,5 km e del   Cerfone per un tratto superiore ai 5 km. Qui le squadre del Consorzio 2 Alto Valdarno hanno provveduto anche alla rimozione delle alberaturecadute in seguito all’ondata di maltempo che si è registrata alla fine del mese di agosto.

E’ in dirittura di arrivo, nel territorio comunale di Sansepolcro, il massiccio lavoro di manutenzione dell’Afra e dei  corsi d’acqua che attraversano la città biturgense prima di immettersi nel   Tevere. In particolare, sul  Castora, tecnici e operai del Consorzio  hanno anche   collaborato con i colleghi del Comune per rimuovere i rifiuti rinvenuti all’interno e lungo le sponde del fosso: il corso d’acqua è stato messo in sicurezza e le frazioni dei rifiuti (inerti, plastica, vetro, materiale ferroso) sono state differenziate per agevolare le operazioni di raccolta  e smaltimento.

Sono in via di conclusione infine gli interventi nei versanti tiberini dei Comuni di Arezzo e di Cortona rispettivamente a Palazzo del Pero sul Cerfone per 5 km e sui suoi affluenti e a Mercatale dove è agli sgoccioli l’attività di sfalcio e taglio della vegetazione nei fossi intersecati dalla Statale 416 del Niccone fino al confine umbro.

A completare il quadro delle lavorazioni si aggiungono le manutenzioni effettuate a inizio estate nel centro di Pieve Santo Stefano su Tevere Ancione; l’intervento appena ultimato  nei comuni di Caprese Michelangeloe Pieve Santo Stefano, rispettivamente sul  Singerna e sul  Tevere; il controllo della vegetazione realizzato nel territorio comunale di Anghiari  con oltre 20 km di corsi d’acqua sottoposti a manutenzione tra la valle del Sovara e la Piana della Battaglia fino alla loro confluenza nel  Tevere. La  manutenzione ordinaria in queste aree si è accompagnata ad interventi specifici realizzati dal Consorzio per sanare i dissesti provocati dal maltempo il 24 e 25 settembre e per mettere in sicurezza i corsi d’acqua tra le loc. Motina e Viaio sempre nel Comune di Anghiari.

 “Riuscire a coniugare la manutenzione ordinaria con gli interventi puntuali per rimuovere criticità e fattori di rischio intervenuti in modo improvviso, spesso a causa di condizioni meteorologiche avverse, ci ha consentito di contenere tempi e costi, migliorando la sicurezza complessiva dei corsi d’acqua”,commenta l’ingegner Chiara Nanni, referente di area del settore difesa idrogeologica del Consorzio 2 Alto Valdarno che ha operato con il supporto dell’ingegner Enrico Righeschi.

“Nonostante le difficoltà intervenute in questo 2020, riusciremo a completare tutti gli interventi programmati e condivisi con gli amministratori  nel pieno rispetto del cronoprogramma approvato dalla Regione Toscana– ribadisce Serena Stefani, Presidente del Consorzio 2 Alto Valdarno -. Un obiettivo che riusciamo a raggiungeregrazie all’impegno di tutti e alla sempre più stretta collaborazione che, sul territorio, riusciamo ad attivare con i comuni, con i quali, a breve, riprenderemo il confronto per valutare e pianificare l’attività da realizzare nel 2021”.