Si tratta di un’opera di prevenzione preziosa, per evitare nuove rotture arginali

Arrivano importanti risorse per la messa in sicurezza del Canale Ozzeri: grazie ad un maxi finanziamento, il Consorzio 1 Toscana Nord potrà infatti realizzare un significativo intervento, dalle caratteristiche straordinarie e strutturali, che permetterà di ridurre i rischi di eventuali rotture arginali.

Lo stanziamento, che supera i 400mila euro, giunge dal Ministero dell’Ambiente che ha individuato questa tra le priorità inserite nel piano nazionale di interventi per la mitigazione del dissesto idrogeologico.

“A San Giuliano Terme, tra il ponte di Colognole e il Ponte Patrignone, realizzeremo sulla sponda sinistra un palancolato di circa 250 metri – spiega il presidente del Consorzio, Ismaele Ridolfi– Con questo intervento, porteremo così avanti il primo lotto di lavori che avevamo realizzato nel 2014 (allora l’importo era di circa 300mila euro e il tratto interessato di 190 metri); e realizzeremo così un altro tassello importante nella messa in sicurezza del canale. L’Ozzeri rappresenta una delle arterie idrauliche più importanti del nostro territorio, e l’Ente consortile da sempre assicura la sua cura per la sicurezza idraulica ed ambientale del fiume: basti pensare agli interventi che, anche nei mesi scorsi, abbiamo realizzato per la rimozione del myriophyllum aquaticum dall’alveo. Queste risorse, che si sommano a quelle che annualmente stanziamo per il rio, ci permetteranno quindi un’opera ancora più accurata. Il canale è per gran parte arginato e sopra il livello di campagna: rafforzare gli argini con palancole di ferro inserite negli argini è così fondamentale per la sicurezza, in particolar modo anche a fronte delle buche che producono gli animali. Tutto questo lo sanno bene i cittadini della zona, che ricordano ancora gli episodi di rottura arginale, alcuni anche non molto lontani nel tempo: il nostro impegno è massimo, per evitare che episodi del genere si ripetano. Un ringraziamento va in particolare alla Regione e all’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino settentrionale, che hanno indicato questo intervento tra le priorità inserite dal Ministero nel piano nazionale”.

Le palancole avranno una lunghezza in direzione verticale pari a 8 metri. L’intervento ha quindi l’obiettivo di ridurre i rischi di pericolose rotture arginali, che potrebbero essere causate dal sifonamento generato dalle copiose filtrazioni osservate durante gli ultimi eventi di piena. Il progetto, già approvato dalla Conferenza dei servizi che ha coinvolto tutti gli Enti preposti, sarà a breve posto in gara: l’avvio della realizzazione avverrà non appena la Regione darà l’autorizzazione a procedere.