Il Consorzio interviene su un tratto di oltre 3 km. Un’operazione di prevenzione con diradamento selettivo delle alberature presenti tra il corso d’acqua e la pista ciclabile.

Cominciati un po’ su tutto il Comprensorio Medio Valdarno i lavori di carattere forestale che il Consorzio di Bonifica Medio Valdarno porterà avanti durante tutta la prossima stagione autunnale e invernale per eseguire i necessari diradamenti selettivi delle fasce riparie dei corsi d’acqua del reticolo di gestione. Come detto già più volte si tratta di una operazione preventiva con l’obiettivo di evitare cadute e ostruzioni in occasione delle piene ma anche di riqualificare le aree alberate lungo i fiumi andando ad eliminare le piante più vecchie, malate, secche e di specie aliene a vantaggio di qualle più giovani, salde, ben posizionate e di maggior pregio paesaggistico ed ambientale.

A Poggibonsi il tratto oggetto diquesto tipo di lavori nei prossimi giorni è quello del Torrente Staggia fra Campostaggia e Bellavista dove al momento sono presenti vegetazione erbacea, rovi e altre tipologie di arbusti infestanti e una prevalenza di pioppi, salici e ontani con diffusa presenza della robinia.

“Per quanto concerne il taglio delle piante – spiega il Presidente del Consorzio di Bonifica Marco Bottino – opereremo un diradamento al fine di eliminare le piante che costituiscono fonte di rischio idraulico e che ostacolano lo sviluppo delle specie più pregiate in modo da favorire il rinnovo della vegetazione arborea, operando secondo fasce a diversa distanza dall’alveo, in accordo con il Genio Civile della Regione Toscana e nel rispetto di tutte le normative in materia ambientale e paesaggistica. Un nuovo investimento di circa 55 mila euro che va ad aggiungersi ai tanti interventi di prevenzione idraulica operati dal Consorzio sullo Staggia a Poggibonsi”.

“Un intervento che rientra nel programma di lavori che il Consorzio pianifica e realizza – dichiara l’assessore all’Ambiente del Comune di Poggibonsi – “In questo caso l’obiettivo è la messa in sicurezza dell’area attraverso un’opera di prevenzione che riguarderà le piante e contestualmente l’alveo del torrente stesso. Un vero e proprio progetto di rafforzamento dell’argine che ne determina anche una valorizzazione del suo uso ciclopedonale. Da un lato, un lavoro di prevenzione e messa in sicurezza, dall’altro un percorso che continua per l’implementazione delle reti ciclabili ma anche per la valorizzazione dei corsi d’acqua che stiamo portando avanti, anche nell’ambito del Contratto di Fiume”.